Monthly Archive:: Novembre 2013

Il segreto per vendere di più che la tua mandante non vuole farti sapere

ceralacca Stai per scoprire uno dei segreti più importanti per la tua carriera di venditore.

Quando lo avrai appreso sembrerai una sorta di mago, capace di leggere nella mente dei tuoi clienti. Improvvisamente non ti ritroverai più costretto a vivere all’infinito giornate assurde attaccato alle cornette del telefono o prendendo porte in faccia.

Potrai vivere la vita che hai sempre sognato da venditore, cioè essere là fuori con clienti disposti ad ascoltarti e a valutare le tue proposte con interesse.

Certo non le chiuderai tutte, non è quello lo scopo e non sono certo qui a raccontarti palle, ma almeno non vivrai più quell’incubo di dover tutti i giorni fare il pagliaccio, l’attore o il buffone di corte per farti ascoltare da qualcuno, che comunque non ha la minima intenzione di comprare nulla da te.

Sto parlando di una disciplina sconosciuta e tenuta segreta da sempre in Italia, che si chiama “Targeting”, cioè la capacità di

  • selezionare
  • attrarre e
  • lavorare

con un target specifico di clienti che sono sensibili al prodotto o al servizio che hai da offrire come soluzione a un loro problema specifico.

Se ne vuoi sapere di più, continua a leggere il resto dell’articolo…

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Lo sbaglio piu’ grande nella vendita che in Italia commettono tutti (e come invece TU puoi evitarlo!)

Una delle cose più odiose del nostro brand aziendale è il fatto che contenga la parola “Vincente”.

Questo termine porta una lunga serie di svantaggi con sé legati in particolar modo a due aree specifiche.

La prima è che in Italia essere “vincente” o semplicemente utilizzare quella parola ti rende odioso. L’italiano medio odia il vincente, lo disprezza e lo denigra regolarmente mentre segnatamente e in segreto lo invidia.

Se sei vincente, sei felice e la maggioranza delle persone odia chi è felice, perché li conduce in un mondo dove la propria mediocrità e la loro incapacità cronica di raggiungere un qualsivoglia risultato di rilievo diviene un limite personale e non più effetto dell’ambiente.

Il vincente, detto in parole povere, sta sui coglioni e la gente mediocre amerebbe disfarsene e gradirebbe con tutto il cuore vederlo fallire, schiantarsi, non riuscire, fracassarsi e farsi così male in modo che non abbia mai più voglia nemmeno di riprovarci.

Se tu stai buono e calmo e “non ti fai venire grilli per la testa”, i mediocri possono intonare in coro i loro canti di dolore, innalzare al cielo la lamentela perenne che la loro vita è uno schifo perché lo Stato, la crisi, il capitalismo, la massoneria o i Grigi dalla quinta dimensione stanno rendendo impossibile la loro realizzazione individuale.

Ma se tu hai il cattivo gusto di riuscire a realizzarti, allora diventi una voce fuori dal coro. Sei la nota stonata che non rende più apprezzabile e ascoltabile la loro melodia di lamento e dolore.

Quando il tuo successo non è più negabile e quindi ignorarti o metterti semplicemente a tacere diviene impossibile, allora scatta la strategia di difesa mentale numero due.

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