Stai per scoprire uno dei segreti più importanti per la tua carriera di venditore.
Quando lo avrai appreso sembrerai una sorta di mago, capace di leggere nella mente dei tuoi clienti. Improvvisamente non ti ritroverai più costretto a vivere all’infinito giornate assurde attaccato alle cornette del telefono o prendendo porte in faccia.
Potrai vivere la vita che hai sempre sognato da venditore, cioè essere là fuori con clienti disposti ad ascoltarti e a valutare le tue proposte con interesse.
Certo non le chiuderai tutte, non è quello lo scopo e non sono certo qui a raccontarti palle, ma almeno non vivrai più quell’incubo di dover tutti i giorni fare il pagliaccio, l’attore o il buffone di corte per farti ascoltare da qualcuno, che comunque non ha la minima intenzione di comprare nulla da te.
Sto parlando di una disciplina sconosciuta e tenuta segreta da sempre in Italia, che si chiama “Targeting”, cioè la capacità di
- selezionare
- attrarre e
- lavorare
con un target specifico di clienti che sono sensibili al prodotto o al servizio che hai da offrire come soluzione a un loro problema specifico.
Se ne vuoi sapere di più, continua a leggere il resto dell’articolo…
Perché sei condannato a soffrire in eterno se non lavori con il target giusto
Partiamo da un assunto molto semplice:
Tutto ciò che sai sulla vendita è falso
Se ci sei su questo punto possiamo andare avanti. Non male no?
Ok, ok, permettimi di spiegarti nel dettaglio cosa intendo.
Tutto ciò che pensi di sapere sulla vendita puoi averlo appreso solo dall’azienda che ti fa da mandante o da due razze di persone addestrate ad attaccare l’asino dove vuole il padrone :
- Direttori commerciali e/o Capi Area
- Formatori aziendali
Poi ovviamente c’è anche la tua esperienza sulla strada, per carità. Con il piccolo problema che la tua esperienza sulla strada si fonda sempre sui mattoni che sono alla base della piramide, cioè le informazioni che ti sono state date dalle persone di cui sopra.
Cioè, per quanto tu possa essere talentuoso o bravo, hai comunque costruito un sacco di abilità, trucchetti del mestiere e malizie magari, che però si poggiano su un enorme sacco di sterco.
In particolare, sei stato addestrato con formule simili a questa, qualunque cosa tu venda:
20 telefonate portano 5 appuntamenti.
Ogni 5 appuntamenti una chiusura, è matematico!
E credendo in queste cose ti sei fatto massacrare la vita e la carriera da imprendIDIOTI senza scrupoli e “formatori” leccaculo del padrone.
Ora, magari ti hanno sempre venduto che “La vendita è sofferenza” e che bisogna lavorare tanto e soffrire prima di arrivare al risultato.
Non preoccuparti, sono le stesse cazzate che hanno venduto a me per anni in Italia prima che mi ripigliassi col cervello e me ne andassi alla ricerca di sistemi per la vendita professionale.
Io infatti non riuscivo ad accettare una cosa e andavo letteralmente nei matti. Avevo passato tanto tempo a costruirmi una professionalità e ne andavo anche orgoglioso.
Ai miei occhi era impossibile che non ci fosse un modo per valorizzare questa professionalità, evitando di essere trattato come un mendicante che suonava campanelli, rompeva i coglioni a sconosciuti al telefono e cose del genere per elemosinare dieci minuti di ascolto.
Ma col cavolo se me la sono bevuta e mi sono arreso. E alla fine ce l’ho fatta e adesso ti spiego come puoi farcela anche tu, ma prima permettimi di spiegarti un secondo perché ti ritrovi nella soluzione assurda nella quale sei.
Le fantastiche idee di business della Cantacessi & Figli che ti portano al macello
Magari conosci questi dati fino allo stremo, ma te li ripeto per completezza di informazione:
L’80% delle imprese in Italia non dura 5 anni. L’80% dei sopravvissuti non arriva al decimo anno di vita.
Questo in parole più semplici significa che stai lavorando per una o più mandanti che sono già fallite solo che ancora non lo sanno. Permettimi di spiegarti perché.
Le aziende italiane nascono con un unico vero nome che è “Ho lasciato il mio capo Srl”. Visto che però come nome suona male e non è abbastanza da egomaniaco, allora il fondatore sceglie qualcosa di più sobrio e che manifesti anche il suo senso di attaccamento alla famiglia.
Nasce così finalmente la “Cantacessi & Figli Srl”.
La Cantacessi & Figli nasce come copia-carbone dell’azienda nella quale Cantacessi senior ha lavorato per anni facendo il tecnico in qualche reparto.
La sua straordinaria strategia commerciale é in maniera sintetica fare esattamente quello che si faceva prima nell’azienda dove ha fatto esperienza ma con fantastiche idee differenzianti quali:
- Maggior qualità
- Maggior cortesia
- Maggior personalizzazione
- Servizio migliore
e il quinto punto rimane sempre oggetto di dibattito.
Infatti se Cantacessi è umile e vuole andare “sul sicuro”, troverà il modo di far pagare i suoi prodotti meno di quelli della concorrenza.
Se invece il vecchio è un po’ più vanaglorioso, si autosuggestionerà senza motivo che la presunta o reale maggior qualità dei suoi prodotti/servizi giustifichi chiedere un “premium price” al mercato.
Detto alla vecchia, è convinto di avercela d’oro e che quindi il mercato non veda l’ora di strapagare i suoi prodotti fantastici!
Piccolo problema: quando Cantacessi ha aperto la sua azienda di prodotti fantastici, dopo poco si è reso conto che a nessuno fregava una beneamata fava di quello che lui pretendeva di vendere.
Il telefono non squillava e il fax non consumava nemmeno un foglio di carta (oggi abbiamo le e-mail ma il concetto non cambia). Se non voleva fallire prima ancora di iniziare doveva allora passare al contrattacco!
Ecco quindi la sua fantastica idea da imprenditore di razza: prendere quattro poveri stronzi al mercatino “Venditori Disoccupati & Co.” e imbambolarli di chiacchiere del tipo :
“Il nostro prodotto é fantastico e ha una qualità altissima.
Praticamente si vende da solo.
Basta che tu lo faccia provare a qualche cliente e presto tutti lo vorranno!”.
Per fare questo Cantacessi affidava i nuovi venditori al mitico “Capo Area” che dopo le presentazioni di rito si affrettava a consegnare il Santo Graal degli strumenti aziendali per vendere i fantastici prodotti “che tutti vorrebbero se solo li conoscessero”: la leggendaria Banca Dati.
Solo che questa presunta miniera d’oro, piena di “potenziali clienti” che non vedono l’ora di conoscere quali meraviglie la Cantacessi & Figli Srl abbia da proporre sul mercato, in realtà è una sòla pazzesca (dal romanesco classico Sòla = fregatura).
Infatti non è altro che una lista di aziende o privati nella zona che ti viene affidata, estratta più o meno dalle pagine gialle, di persone che nell’ordine:
- Non sanno chi sia la Cantacessi & Figli
- Non sanno che cosa venda
- Non gliene frega nulla al momento
- Avrebbero altro da fare che ricevere costanti rotture di coglioni da venditori che li chiamano senza motivo e senza essere stati sollecitati
Quindi tu che sei appena stato investito (nel vero senso della parola anche se ancora non lo sai) del ruolo di “venditore” per questa azienda, dovrai passare il resto della vita professionale, che può terminare solo con tu che molli o con la Cantacessi & Figli Srl che fallisce, a ricevere mille vaffanculo al giorno facendo telefonate a gente che ha altro da fare o rompendo i coglioni bussando porte e suonando campanelli a gente terrorizzata che gli entrino i ladri in casa.
Questo per elemosinare un appuntamento che 9 volte su 10 (quando va bene) ti porta comunque a una sonora pernacchia. Bella vita eh?
Come internet e l’economia hanno cambiato la vendita per sempre
Quando ho cominciato a formarmi nella vendita, i “formatori” che incontravo facevano di tutto per spiegarmi che in realtà
- se sei bravo puoi vendere sempre
- se non vendi è perché non ci credi abbastanza
- devi proporti a tutti senza sosta perché sono i numeri che contano… ma soprattutto
- per vendere sempre devi stimolare il “bisogno latente” dei clienti
Secondo le teorie di questi minorati mentali, ogni individuo che respira (o che abbia una partita iva a seconda dei casi) può essere un cliente per i nostri prodotti/servizi.
In pratica basta che io sia in grado, detto alla vecchia, di fargli percepire “che ne ha bisogno anche se prima di incontrarmi non lo sapeva.”
Ho due bruttissime notizie per questi Ramapitechi™ sfuggiti all’estinzione.
La prima è che secondo questo paradosso, se ci fossero abbastanza venditori capaci gli imprenditori sarebbero ogni giorno a comprare qualunque cosa e non riuscirebbero a fare impresa.
E comprerebbero tutto da tutti, visto che stimolando il “bisogno latente” sarebbero sempre lì a rendersi conto che gli manca qualcosa.
E lo comprerebbero anche in più versioni, acquistando praticamente lo stesso prodotto da svariati competitor perché “non si sa mai che gli serva proprio quella funzione che abbiamo solo noi”.
Stessa cosa ovviamente per i privati, che non arriverebbero alla fine della prima settimana del mese perché spenderebbero tutto lo stipendio non appena incassato.
La seconda é che il concetto del “bisogno latente” è una strategia del mondo delle caverne, quando ancora c’erano soldi facili da spendere e magari internet non esisteva.
Oggi siamo in una contrazione economica piuttosto sostenuta. Come ripeto sempre, durante i periodi di “crisi” non é vero che ci sia meno per tutti ma in realtà c’è di più per pochi.
Chi sono questi “pochi” che prendono tutto il mercato? Semplice:
- Il leader di mercato o
- Il meno caro dei competitor rimanenti
Detto alla vecchia, in modo da non essere frainteso. Se anche è vero che sia possibile stimolare un “bisogno latente” in un cliente, oggi non è più come una volta, dove la pacca sulla spalla, la battuta e la finta “amicizia” facevano sì che tu potessi diventare il fornitore del cliente.
Un po’ perché gli stavi simpatico magari più di altri, un pò perchè nell’era pre-internet gli “altri” erano comunque difficili da trovare. Quindi per non sbattersi più di tanto, visto che comunque le banche davano castelletti, carte revolving e in genere soldi facili a tutti, tu potevi diventare appioppatore ufficiale senza troppe difficoltà ulteriori.
Oggi le cose non stanno più così. Il cliente dopo che gli hai stimolato il fantomatico “bisogno latente” va su internet.
- Cerca te (e trova le tue foto su Facebook ubriaco alla festa della birra di Salcazzo in Monte)
- Cerca la tua azienda (e trova un sito di merda user friendly come un cubo di Rubik con ZERO recensioni e ZERO testimonianze di clienti soddisfatti)
- Cerca il tuo settore
- Cerca i tuoi competitor (e individua subito il numero 1 e quello meno caro. E se non lo trova chiede preventivi a tutti e si fa i conti)
Ergo, o tu fai parte dell’azienda leader del tuo settore, o sei nelle condizioni di vincere sempre la “battaglia del prezzo” perché sei il meno caro oppure sei fregato nella maggioranza dei casi.
Se la tua azienda è la copia, della copia, della copia del leader di mercato che cerca di imbambolare clienti con la balla delle maggior qualità, assistenza e personalizzazione (e in più siamo vicini, a un tiro di schioppo da lei), bello mio sei già fallito e ancora non lo sai.
Sì, andare a stimolare il bisogno latente a freddo dai clienti è oggi una grande fregatura. Perché tutto sommato tranne rari casi, finirai per fare il lavoro per la concorrenza.
Alzi la palla per i competitor e loro te la schiacciano in faccia e fanno punto. Non il massimo della vita eh?
Cantacessi™ colpisce ancora!
Se sei ancora più sfortunato dei venditori di cui sopra, potresti capitare in un’azienda se possibile ancora peggiore.
Infatti, tra i vari Figli di Cantacessi, ce n’è uno che, come fece Luke Skywalker nella saga di Guerre Stellari, non vuole passare al “lato oscuro” e unirsi al padre nel piano della conquista del mondo, grazie al prodotto copiato dall’ex capo con più qualità, servizio e personalizzazione.
Il giovane “Canta” (anche se i più maligni tra i suoi compagni di scuola lo chiamavano “Cesso Jr”), non ci sta a vivere nell’ombra del padre, che lo ha sempre trattato anche con poco rispetto per le sue grandi qualità inespresse, e quindi decide di mettersi in proprio.
Solo che decide di mettersi in proprio non copiando come fanno tutti, ma trovando un’idea assolutamente geniale e innovativa da proporre sul mercato.
Perché lui è uno “GGiovane che ha le idee che piacciono ai GGiovani.”
Quindi pensa che ti ripensa il giovane “Canta” una notte ha finalmente l’illuminazione. L’idea geniale che lo riscatterà agli occhi del padre, degli amici e di tutta la famiglia.
Sì perché il giovane Canta si accorge di avere un problema piuttosto fastidioso : di notte si alza spesso per andare in bagno o a bere qualcosa.
Per non svegliare l’adorata moglie che dorme, si aggira al buio per la stanza finendo quasi sempre per sbattere dolorosamente il mignolino contro gli spigoli dei mobili.
Decide quindi di costruirsi con le sue mani un prodotto per risolvere il problema: un bellissimo Paramignoli in lattice assorbente!
Tutto soddisfatto della sua creazione, ne parla agli amici (nessuno dei quali é un imprenditore di successo, esattamente come lui) che gli dicono:
“Grande Canta!!! Che gallata, sei un genio! Se tu lo producessi e lo vendessi qui in Italia lo vorrebbero tutti. Nessuno ci ha mai pensato e in tanti si fanno male al mignolo del piede contro gli spigoli! Avrai successo per forza!”
Venuto a sapere dell’idea del figlio, il vecchio Cantacessi cerca di dissuaderlo ma il suo classico “L’ho sempre detto che sei un coglione ” non è sufficiente a convincere il giovane rampollo a desistere.
Anzi, gli dà ancora più forza e determinazione e mettendosi nella posa di Sirio il Dragone prima di scagliare il “Colpo segreto del drago nascente” lo porta a declamare ad alta voce nella sua stanza:
“Ardi mio cosmo per il Paramignoli in lattice assorbente!
Ecco l’idea che mi porterà al successo…finalmente è arrivata! Carico di luce, il seme in me germoglia.
Da ghiaccio in foco il cuore mio tramuta. Dona la forza, la mente mia che per questo progetto combatte, e per la Dea il mignolo mio contro i mobili più non sbatte!
PER ATHENAAA!!!”
Posseduto dal sacro furore, il giovane Canta contatta immediatamente una serie di fornitori in Cina, Korea e Malesia e finalmente dopo qualche mese di progettazione, trattative e difficoltà dei cinesi a capire a cosa possa servire un paramignoli ai Gwai Lo con gli occhi grandi che mangiano pizza e suonano il mandolino, la prima fornitura del prezioso prodotto giunge nelle mani del neo-imprenditore.
Ora il giovane Canta mette un annuncio del tipo
“Giovane azienda dinamica, leader di mercato con prodotto estremamente innovativo, cerca venditori per… bla bla bla”
Qualche pollo sui grandi numeri abbocca sempre. E’ normale.
Il problema é che tu sei fra questi…
Ora, almeno nell’azienda del padre un prodotto ricercato dal mercato più o meno c’era. Sì il resto era tutto sbagliato, ma almeno copiando altre aziende se queste stanno comunque in piedi sei più o meno ragionevolmente sicuro che qualcuno quelle cose le stia cercando.
Infatti i suoi innovativi sanitari bagno con musichetta incorporata personalizzata, installati con grande orientamento per il cliente e di altissima qualità, secondo il motore di ricerca più importante nel mondo (alias Google) hanno un mercato potenziale:
L’azienda del Canta invece nasce da un “sogno di una notte di mezza estate”, senza le minime basi per poter avere successo.
Infatti il buon Google con un semplice colpo d’occhio ci restituisce la cruda verità:
e cioè che nessuno in Italia stia cercando prodotti per proteggere il mignolo del piede, nè varianti possibili sul tema.
Ergo, non solo la Paramignoli Srl è destinata inevitabilmente al fallimento, ma tu fallirai con lei.
Lo strano caso di Henry Ford e Steve Jobs tra cavalli veloci e walkman di merda
Ti giuro che ricevo in continuazione domande da parte di chi ha creato aziende come il Canta, che cerca risposte su come mai il mercato “non capisca il suo genio”.
Eccoli allora che partono con le loro pippe più svariate sul modello:
- L’idea è fantastica ma i clienti sono idioti!
- Dove vivo io la gente non capisce l’importanza di pararsi i mignoli!
- E’ questa maledetta crisi, se fossi nato vent’anni prima a quest’ora sarei milionario!
- ecc…ecc…
alle quali io rispondo nella maniera più candida possibile che di solito si riassume in un:
“Veramente nulla di tutto questo. E’ solo che sei un Fallocefalo™ Non c’è nulla di male. Capita.”
Alla richiesta di argomentare in maniera più articolata sul cosa intenda io per “Fallocefalo™”, la mia risposta è inevitabilmente che i bisogni delle persone non cambiano, quindi è stupido cercare di vendere qualcosa che il mercato non sta richiedendo attivamente.
Il genio in questione colto in castagna, allora di solito mi cita a sproposito una frase di Ford che adesso ti riporto:
Se avessi dovuto chiedere ai miei clienti cosa desiderassero,
mi avrebbero risposto cavalli più veloci.
Questa frase viene usata dal Fallocefalo™ prestato all’imprenditoria, per giustificare il fatto che l’innovazione è alla base dell’evoluzione nel commercio. Se l’è imparata a memoria e la tira fuori appena può, perchè seppur con parole meno ruvide, di sicuro non sono l’unico sano di mente che conosce e che gli ha detto : “Giova, ma che bella idea di merda che hai avuto, scusa se te lo dico!”
Quindi se la gente prima di Ford non sapeva di aver bisogno di automobili, allora equivale a non sapere ancora di aver bisogno di paramignoli in lattice.
Il problema è che il Fallocefalo™ non capisce un concetto molto semplice, e cioè che innovazione e invenzione sono due cose completamente diverse.
Ai tempi di Ford è vero che nessuno richiedeva attivamente le automobili, visto che ancora non esistevano. Ma l’automobile creata da Ford andava a colmare un bisogno esistente e molto sentito: quello di cavalli più veloci, che non si stancassero mai e fossero capaci di trasportare più peso ecc…
L’automobile quindi era un prodotto che si poteva vendere, perché si poteva parlare con il marketing a tutti quelli che cercavano cavalli migliori e dirgli:
“Cerchi il migliore dei cavalli? Io ho qualcosa di ancora migliore del cavallo più veloce e resistente del mondo che risolve i tuoi problemi!”
Non è difficile no? Ma la gente che sti cavalli veloci li cercava c’era. I paramignoli non li cerca nessuno.
Oppure ci sono quelli che mi attaccano la pippa con Steve Jobs (sono forse quelli che odio maggiormente).
Quando Jobs è tornato in Apple è vero che ha innanzitutto lanciato il rivoluzionario iPod. Ma l’iPod non è una invenzione, ma “solo” una innovazione. C’era una marea di persone che comprava bruttissimi walkman con il mangianastri (perché col cd erano comunque un casino ingombranti e il cd “salta” se ti muovi troppo).
L’iPod non era altro che un “walkman più stiloso” che faceva sentire un gran figo chi lo aveva. Fine.
Così per l’iPhone. La gente telefonava già, ascoltava musica e si connetteva a internet. Jobs fuse semplicemente queste tre caratteristiche e creò un prodotto innovativo. Ma non “inventò” nulla. Trovò solo un modo diverso per soddisfare meglio di prima bisogni già esistenti (e per me questo è il vero “genio”.)
Il tentativo di molti aspiranti imprenditori e di conseguenza di molti venditori che lavorano per loro, è quello di “portarsi a letto una vergine”.
Cercano cioè di “far cambiare idea alle persone”. Gli errori che fanno solitamente sono due:
- Tentano di vendere delle invenzioni che loro reputano utili e quindi nella loro testa “se solo il mondo ne fosse a conoscenza lo vorrebbero tutti!”
- Oppure c’è il caso di qualcuno che vede una cosa funzionare all’estero e vuole importarla in Italia o viceversa, vuol portare all’estero un prodotto che da noi funziona molto ma per differenze culturali all’estero è rifiutato.
Per gli amici veneti, provate ad andare in USA e aprire una macelleria di cavallo e a fare i panini con gli sfilacci, o rimanendo nel food, provate ad aprire in una città di provincia italiana un negozio dove si servono solo Cheescake e caffè lungo e vedete quanto durate aperti.
Sono convinto di aver reso l’idea.
In entrambi i casi, l’unica strada che hai come venditore di questi prodotti è il fallimento. Non hai scampo.
Individuare il target per leggere nel pensiero e vendere di più
Riassumendo quanto abbiamo appena detto, il tuo fallimento è assicurato se lavori per due tipi di aziende:
La prima é un’azienda che vende prodotti simili a molti altri, con la balla della maggior qualità, assistenza e personalizzazione.
La seconda é un’azienda che vuole vendere qualcosa che non é ricercato attivamente dal mercato perché non soddisfa un bisogno già esistente ma vuole “creare un bisogno”.
Entrambe di solito sono unite dal genio dell’imprenditore Fallocefalo™, che ha come cavallo di battaglia
“Il nostro prodotto è per tutti, tutti possono averne bisogno e lo possiamo personalizzare per ogni tipo di esigenza”
Stai attento che quando dico “per tutti” non mi riferisco realmente a tutte le persone del mondo. Tutti sono le persone di riferimento del tuo settore.
Detto in maniera più semplice, se vendi telefonia alle imprese e te ne esci con “Possiamo fare un contratto a ogni tipo di azienda”, sei un Fallocefalo™ esattamente come il Canta che vuole vendere i Paramignoli™. Niente di più, niente di meno.
Esattamente come se vuoi vendere mobili “per ogni tipo di famiglia o abitazione”, o se vuoi aprire “un ristorante per tutti” ecc…ecc…
Hai torto marcio in qualunque tipo di settore dove ci sia qualcuno che voglia vendere qualcosa a qualcun altro. Fine.
Se non individui un target specifico nel tuo settore, che ha un problema ancora più specifico e che tu sei attrezzato per risolvere in un modo che nessun altro è in grado di fare, allora sei un venditore che corre sul tapis roulant: devi correre all’infinito senza poterti mai fermare solo per rimanere fermo e non essere sbattuto fuori dalla pedana (il mercato).
Ora come promesso, andiamo un po’ nel pratico e cerchiamo di capire cosa devi fare per individuare un target e cominciare a vendere di più e più facilmente.
Prima di aprire un’azienda a cazzo o andare a vendere per un Fallocefalo™ le domande che devi porti quindi sono le seguenti:
- Quale nicchia nel mio target di riferimento potrei servire meglio se mi specializzassi?
- Quali disservizi danno solitamente i miei concorrenti che io posso evitare o risolvere?
- Quale target di clientela è lasciato scoperto dai miei competitor?
- Cosa non sono in grado di fare i miei concorrenti?
- Qual è già oggi il target più ricettivo alle mie offerte?
- Come potrei concentrarmi per diventare il suo punto di riferimento?
- Qual è tra i problemi del nostro settore quello che posso risolvere meglio?
- Quale target di clientela risponde meglio a questo tipo di soluzione?
Ok, ti ho fatto un breve elenco. Non sono le uniche domande che puoi farti ma sicuramente sono una base di partenza solida e sulla quale è necessario che tu ti metta a lavorare.
Questo per un motivo molto semplice. Se individui e ti concentri su un target specifico e ti impegni a servirlo al meglio, ti accorgerai che quei clienti, anche se non li conosci sono più o meno “tutti uguali”.
Magari non sono uguali necessariamente come carattere, personalità ecc… (in alcuni casi sì), ma sicuramente sono molto simili per quanto riguarda:
- i problemi che vivono
- come si sentono in relazione a quei problemi
- come percepiscono l’operato di tuoi competitor “generalisti”
- come vorrebbero essere serviti da te
- che tipo di soluzione si adatta meglio al loro caso
Detto in parole più semplici, se ti concentri nel soddisfare un target di mercato specifico, presto ti accorgerai che il lavoro è molto più semplice perchè le casistiche si assomigliano tutte e man mano che procedi, comunicare al target in ogni forma e chiudere contratti diventerà sempre più semplice.
Attenzione, non sto dicendo che non sia importante conoscere il cliente, fare domande approfondite, scavare in profondità nella sua problematica specifica ecc…ecc…
Sto dicendo che date tutte queste cose per scontate, lavorare su un target specifico ti aiuta a essere percepito come uno specialista, ti aiuta a conquistare la fiducia nel cliente e a sondare più velocemente nella direzione giusta.
Davanti a uno specialista che sembra conoscerlo molto bene e va dritto al sodo, un cliente difficilmente riesce a dire di no.
Ti faccio un esempio parallelo che si capisca intuitivamente. Hai un fastidioso dolore al gomito che non se ne va.
Ti rivolgi a molti ortopedici che uno dopo l’altro provano a curarti, ma dopo un po’ ti accorgi che nessuno di loro cava un ragno dal buco e il dolore rimane.
Poi finalmente scopri che esiste un ortopedico specializzato in problematiche del gomito. Vai da lui che ti accoglie sorridente e dopo tre domande ti dice senza averti ancora visitato che sicuramente spesso ti fa male anche la spalla opposta e che di notte ti svegli con delle fitte dolorose all’arto.
Ti sembra un mago, non capisci nemmeno come abbia fatto. Non vedi l’ora che ti dica cosa devi fare.
Il dottore ti prescrive una serie di massaggi specifici, un leggero cambio di alimentazione e qualche anti-infiammatorio molto blando. Segui il suo protocollo e in dieci giorni sei come nuovo.
Quell’ortopedico diventa il tuo eroe. Ne parli a tutti gli amici come se fosse una specie di mago e lo consigli spassionatamente a tutti i praticanti di tennis che conosci perché per loro potrebbe essere la salvezza.
Ci sei? Bene.
Ora tu potresti essere quel “medico”. Tu potresti essere lo specialista in ortopedia per persone con problemi al gomito e diventare un eroe agli occhi di tutti i tuoi potenziali clienti che rientrano in quel target.
Potresti diventare la star, il guru. Il punto di riferimento.
Il punto è che quel medico in realtà non è un “luminare”. Non necessariamente. E’ semplicemente un bravo dottore che concentrandosi solo sulle problematiche del gomito, dopo qualche migliaio di visite ha bisogno di pochissime domande per sapere che cos’hai e darti la soluzione.
Capisci ancora meglio dove voglio arrivare? Bene. Ci siamo.
Hai risposto alle domande che ti ho fatto sopra per individuare il target? No? E allora perché non ti metti lì e lo fai da bravo bambino? Forza.
Come vendere al target giusto e sembrare una sorta di mago
Ok, io sono Frank Merenda e per i miei studenti o per chi segue questo blog apparentemente sono in grado di fare “magie” quando parlo o scrivo. Una sorta di Mago Silvan che usa la bocca invece che le carte e le mani insomma…
Sono l’imprenditore che tra le altre cose ha rivoluzionato l’asfittico e ridicolo mercato della formazione vendita e per quanto possa essere antipatico, chi mi conosce non può fare a meno di dire : “Sto tizio sarà quello che vuoi, però sa il fatto suo.”
Rimanendo nel pratico, voglio darti un assaggio di quella che chiamo “la Magia del Target” in modo che anche tu possa cominciare a lavorare sull’argomento e trarne enormi benefici.
Facciamo un gioco (no, non è pericoloso come quelli di Saw l’Enigmista, tranquillo). Do per scontato che tu sia un lettore più o meno abituale di questo blog e non ci sei capitato sopra per caso solo oggi.
Il mio blog è letto indifferentemente da venditori e imprenditori, quindi supponiamo che tu sia un venditore (il settore mi è indifferente).
Supponiamo che siamo in una stanza da soli e tu ti sia rivolto a me per avere “consigli” sul come vendere di più, ma io senza sapere nulla di te e senza darti il tempo di parlare comincio a dirti una cosa di questo tipo:
” Siccome sei un venditore, un lettore assiduo del mio blog e ti prendi spesso il tempo di leggere i miei lunghissimi articoli, posso dirti alcune cose di te che possono aiutarti a far chiarezza sulle tue potenzialità, problemi e obiettivi.
Anche se magari non lo ammetti consapevolmente, hai in qualche modo il bisogno di essere apprezzato e riconosciuto come persona di successo dagli altri e soprattutto da coloro che stimi.
Come ogni bravo venditore curioso e appassionato del miglioramento, hai una tendenza ad essere critico verso te stesso.
Nonostante molti problemi che ti ritrovi non siano sempre sotto il tuo controllo perché nascono da problematiche aziendali generate a livelli più alti del tuo, sai anche essere estremamente severo con te stesso quando sei certo di non dare il meglio di te.
Senti di avere un grande potenziale di capacità ancora inespresso, che non hai ancora capito bene come sfruttare a tuo vantaggio per ottenere risultati concreti, ma continui a lavorare per migliorarti sempre.
Infatti non sono il primo esperto di vendita al quale ti rivolgi o del quale hai almeno letto qualcosa, ma fino ad oggi non hai ancora trovato la persona con la soluzione giusta per la tua situazione specifica.
Hai una forte etica come professionista. Alle volte ti capita di lavorare veramente duro.
Per questo quando nell’azienda che rappresenti le persone degli altri reparti non sembrano impegnarsi come te per portare a casa un risultato comune, tendi a sentirti frustrato e deluso.
Come ogni bravo venditore sei molto disciplinato per certe cose e un simpatico casinista in altre, ma fa parte del gioco no?
Alle volte, soprattutto all’inizio hai avuto dei dubbi se fossi adatto per questo lavoro mentre oggi di tanto in tanto ti chiedi se hai scelto l’azienda giusta per la quale vendere.
Preferisci un certo grado di novità e cambiamento nelle tue attività e senti che troppe regole o troppo controllo ti limitano e ti frenano invece che aiutarti.
Sei orgoglioso della tua carriera di persona indipendente e non accetti con facilità le opinioni degli altri su come dovresti svolgere il tuo lavoro, se non con delle motivazioni che ti soddisfino pienamente, altrimenti continui a fare di testa tua.
Hai sogni e ambizioni veramente importanti che spesso sembrano irrealistiche o irrealizzabili per molte persone che conosci. Ma tu sai bene di cosa sei capace e dove arriverai anche se in pochi oggi lo credono possibile o credono in te quanto tu credi in te stesso.”
Ok… ora quanto di quello che ho scritto in una conversazione ti descriverebbe accuratamente? Circa l’80%? Il 90%? Del tutto accurato?
Bene, ora pensa che staremmo ipoteticamente parlando ma io non so nulla di te. E con tutta probabilità ti senti già capito su certe cose come non ti capiscono nemmeno i tuoi genitori, il tuo compagno o la tua compagna, i tuoi amici, colleghi, capi area ecc…
E ti assicuro che potrei andare avanti così per decine di minuti.
Immagina ora se stessimo conversando realmente e io potessi farti delle domande e lasciarti parlare ed esprimere liberamente e lavorare la conversazione con le informazioni che sei disposto a scambiare con me.
Come pensi che andrebbe a finire una ipotetica trattativa tra me e te? Te lo dico io come andrebbe a finire : finirebbe che mi vorresti come unico fornitore di ciò che devi acquistare e non vorresti mai più nemmeno parlare con qualche venditore troglodita che si presenta con il catalogo in mano pronto a spruzzarti in faccia “vantaggi e benefici” del suo prodotto fantastico.
Bene, quello che devi capire è che in realtà io non sono affatto un mago. Ho semplicemente individuato e scelto un target di persone e ho lavorato duramente per conoscerlo a fondo.
Poi ho parlato con tante persone nel mio target, ho raccolto i loro feedback, ho capito meglio i loro sogni, le loro ansie, le loro paure e ciò che oggi li blocca nel realizzarsi pienamente e ho lavorato per dare loro una soluzione efficace a ciò che desiderano.
Grazie a questo magari per qualcuno oggi sembro un mago, quando in realtà sono solo un venditore senza talenti particolari ma molto ben preparato sul suo target di riferimento.
Ti dirò di più. Conoscendo il tuo target, tutta la tua comunicazione diverrà più efficace da subito. Le tue trattative saranno più efficaci, così come le tue e-mail o le tue telefonate per fissare appuntamenti, così come gli articoli del tuo blog se sei così bravino da essertene aperto uno.
Questo è il blog sulla vendita più seguito d’Italia. Ma io non sono un bravo blogger nè un bravo scrittore. Mai studiato cose del genere.
Ma conosco il mio target, so cosa desidera, cosa gli è utile e quando voglio so parlare al cuore delle persone (in una delle rare pause nelle quali smetto di essere una testa di kaiser).
La domanda ora è questa : cosa puoi fare per migliorare le tue vendite immediatamente?
La risposta è semplice e si riassume in tre punti:
- Rileggi da cima a fondo questo articolo
- Fai i due esercizi che ti ho proposto (individua il target e simula una conversazione ipotetica come ho fatto io)
- Prenotati per la prossima edizione del corso Venditore Vincente finché sei ancora in tempo :-)
Dacci dentro, lasciami un feedback se ti va per questo articolo e come sempre…
Rock ‘n Roll!
Frank, commento più o meno sulla stessa falsariga tua..e mia : cazzo, finalmente leggo qualcuno che scrive cose logiche, semplici, dirette…efficaci !!!…sono d’accordo con quello che “dici”… punto !
Bene, adesso oltre che essere d’accordo datti da fare e dacci dentro! :)
Articolo molto interessante dai sempre ottimi consigli su cui lavorare ora avendo appena cambiato settore continuo a studiare
A presto
Ciao Andrea, un cambio di settore è un ottima opportunità dalla quale ripartire alla grande.
Dacci dentro! Ciao!
Ciao Frank,
Condivido perfettamente e sto lavorando per creare una mia azienda nel coaching e nella formazione con i criteri da te elencati.
Certo è complesso ma studio e scopro cose nuove grazie anche a te ora sto lavorando sul sito e sul target dei clienti.
Ho letto in un fiato riposizionarsi di Trout e la mucca viola , frank certo che alcune aziende in italia fanno penare ho fatto 20 colloqui e ne ho salvate 2 e poi come fanno le azinde a cercare commerciali con le agenzie cosa ne pensi ?
Non ho capito la domanda Manuel. Magari prima di aprire la tua azienda di “coaching” cerca di “coccharti” da solo per diventare un po’ meno confuso nell’esposizione dei concetti.
Ecco cosa penso :))
Mi spiego meglio ,
La maggioranza delle ricerche di figure commerciali che trovo da parte delle aziende vengono affidate ad agenzie per il lavoro.
Perchè secondo te lo fanno ?
Per lo stesso motivo per il quale fanno tutta una lunga serie di altre cazzate madornali: Sono dei Fallocefali :)
Grazie Frank ,
Mi prendo un caffè per “coccharmi” ho letto in un altro articolo sulla possibilità di avere un dvd di venditore vincente si puo avere ?
Non vi sono DVD in commercio di Venditore Vincente. Tutto ciò che è disponibile è gratuito in rete, filmati e podcast compresi :)
Perfetto Frank,
Ti seguo da parecchio anche se incomincio solo oggi a scrivere, comunque mi hai confermato che esiste una profonda non coltura sulla vendita in italia.
Nel mese di settembre ho mollato l’azienda per cui lavoravo da 5 anni sono rimasto abbastanza deluso da come si comportanto 0 crescita professionale. E conducono la rete vendita in un modo penoso e ti parlo della azienda leader di mercato evito nomi e il proprietario e australiano.
Comunque mi rimetto in gioco e rischio ti terro aggiornato.
Grazie, Frank.
Illuminante…….come sempre!!!
….Quindi i “singing toilets” esistono davvero!!! :D
ebbene sì!!!
Carino… (cit.)
:D
Grande Frank, alla prossima!
PER ATHEEENAAAA!!!
FULMINEEEEE DI PEGASUSSSSSSSSS
:D
buongiorno Frank,
leggo sempre con molto interesse tutto ciò che giornalmente pubblichi, sono un affamato di confronto.
mi presento: sono david tiralongo, attualmente titolare della mercurio srl agenzia partner h3g con sedi in tutto il territorio nazionale oltre ad essere anche titolare di due 3store. il mio ruolo viene fuori dopo aver prestato servizio per 12 anni come sottufficiale delle capitanerie di porto e siccome mi stava stretto tutto decisi di approcciarmi alla vendita come agente presso un’agenzia vodafone divenendo dopo un’anno miglior venditore dell’area sud (per intenderci da roma in giù), subito dopo sono diventato top certified quindi il nr 2 delle vendite italia per Vodafone e successivamente uno dei primi direttori commerciali vodafone in italia. nonostante i successi e i guadagni nel 2012 mi sono messo in discussione riflettendo molto sulla gestione del mio tempo (pessima) nonostante i risultati e la perdita del controllo delle cose private (famiglia) praticamente mi resi conto che ero diventato una macchina di vendita spietata e come accade alla maggior parte dei bravi venditori persi di vista tutto ciò che riguardava il mio privato subendo la psicologia dei numeri di vodafone e dell’agenzia per la quale lavoravo che nel frattempo era diventata la prima agenzia vodafone d’italia, sichhè un giorno mi arrivo una richiesta di colloquio da parte di h3g direttamente su milano! da quel colloquio decisi di cambiare la mia vita e diventare un’imprenditore trasferendo il mio know how al mio gruppo che fedelmente mi segui’ nel gennaio 2013. oggi in h3g siamo considerati una bellissima realtà fatta di veri professionisti che ogni giorno continuano a prestare l’opera di consulenza verso le aziende in un mercato sempre più agressivo e veloce. siamo arrivati sempre al target mese dopo mese addirittura superando le aspettative! tu diresti: ma llora che problema c’è???
il problema o meglio la paura oggi che ho e quella di poter mantenere sempre elevate performance e di poter aumentare il target mensile di attivato!! ad oggi sto seguendo i corsi hrd di roberto re, ma non ti nascondo che confrontarmi con te sarebbe altrettanto interessante!!
mi riconosco molto in tutto quello che dici e vorrei trovare sempre di più un modo per confrontarmi con te.
ora ti chiedo: in che modo possiamo trovare la strategia giusta di confronto??
devo necessariamente fare il corso VV o possiamo intavolare un corso ad hoc ??
ti ringrazio per la tua attenzione e mi auguro che in qualche modo possa percepire in queste mie righe la voglia di poterti conoscere e studiare insieme un modo vincente!!!
da Palermo…..buona giornata
david
Ciao David, se hai 20.000€ per ogni ora di consulenza che desideri fare con me possiamo intavolare quello che vuoi.
A parte gli scherzi, non faccio nè consulenze nè corsi privati agli imprenditori perchè essendo “time consuming” sono fuori dal mio modello di business (a meno che non possano pagarmi ciò che chiedo come ti ho detto sopra, ovviamente).
L’unico modo per interagire con me è partecipare al corso Venditore Vincente.
Non c’è altro modo.
A presto :)
Sono rimasto senza parole, nella conversazione simulata mi hai descritto alla perfezione. Questa si che è vincente
Pensa da ragazzotto quando andavo a gnocca… facevo stragi! :D
Come sempre grande Frank, CMQ secondo il mio parere ci vorrebbe un po’ di umiltà anche da parte dei figli di cantacessi quando si intraprende un percorso imprenditoriale, perche’ si vuole tutto e subito l’ importanza di informazione e di analisi dei mercati e di ciò che a bisogno la gente é noiosa per questi soggetti , loro focalizzano tutto sul prodotto e il loro ego smisurato e li conduce al fallimento, ho visto gente gestire un azienda di famiglia non avendo mai lavorato nella medesima , “chi ha detto che solo perche’ sei il figlio di MARADONA devi essere bravo a giocare a calcio” . Ragazzi facciamo tesoro dei consigli di Frank e rimbocchiamoci le maniche ed iniziamo a lavorare seriamente non solo con le braccia ma anche con raziocinio
GRAZIE IMMENSO FRANK
Ciao Ottaviano,
il VERO problema delle imprese italiane non è la “crisi”. Certo, quello “complica” le cose, per carità e soprattutto la burocrazia italiana è una merda assoluta.
Ciò detto e assodato, oggi semplicemente non stai più in piedi semplicemente perchè nella tua testa c’è la voglia di aprire un’azienda.
Oggi devi sapere quello che stai facendo, e il 99% di quelli che aprono bottega non lo sa minimamente.
Sono dei tecnici che aprono la serranda convinti che quello che serve è “avere un buon prodotto” e il resto “verrà da sè”.
Poi quando equitalia gli va a prendere la casa perchè non sanno fare marketig, non sanno vendere, non sanno controllare i flussi di cassa ecc…ecc… piangono e dicono che c’è la crisi.
Comprensione e solidarietà dal punto di vista umano, ma severità per l’atteggiamento sciocco.
Verissimo…..
Salve a tutti. Vi avviso già che sono nuovo da queste parti =) . Sono venuto a conoscenza di questo blog e di Frank Merenda tramite un mio collega. Ammetto e sono pienamente sincero, all’inizio, ovvero un paio di giorni fa, pensavo che fosse la classica cazzata di presunti formatori e cavolate simi che ti illudono di poter diventare chissà chi in poco tempo e senza il minimo sforzo.
Bene detto ciò, ho visto un paio di video, mi sono informato in internet e ho letto questo blog. Devo dire che nonostante la mia poca esperienza nel mondo del lavoro, ribadisco ho iniziato da 3 mesi come consulente aziendale nel ramo comunicazione aziendale e marketing, questo signore (Frank Merenda) sa il fatto suo e per noi giovani (ho 24 anni e sono fresco di università) può diventare un punto di riferimento. Nella sezione inerente alla simulazione della conversazione vi dico solo che leggendo ho avuto i brividi perché sono apparse tutte le caratteristiche e situazioni che sto vivendo in questo bellissimo periodo. Sono consapevole di una cosa, ovvero che nessuno ti regala niente, tanto meno in questo settore. Ma se desideri una cosa e se desideri diventare qualcuno, costanza e determinazione sono alla base ti tutto. Io vedo il mondo della vendita come un mondo in piena difficoltà data dalla poca professionalità di chi ci lavora, questo, a mio avviso poi ditemi pure tranquillamente se sto dicendo cazzate o meno, dato dalla frenesia della chiusura del contratto o della trattativa (indifferente il settore merceologico) che traspare al cliente finale. Il venditore di oggi muta a mio parere proprio la sua figura professionale, ovvero è il CONSULENTE, in quanto il cliente che ha bisogno di un servizio, di certezze e di soluzioni utili per la sua azienda per poter proseguire in questo mare mosso, il mercato di oggi, ha bisogno di figure altamente professionali e SICURE… I truffatori, i coglioni (permettetemi il termine) che non vedono l’ora di fregarti i soldi dalla tasca illudendoti di chissà cosa, sono destinati a morire (professionalmente parlando sia chiaro). Dunque, concludo dicendo, persone come Frank Merenda (non l’ho mai conosciuto dal vivo e spero un giorno di riuscirci così da conoscerlo meglio di quello che posso aver fatto tramite il monito del mio computer) possono dare emotivamente man forte a gente che vuole realizzarsi nel mondo moderno. Io dico sempre, ben venga questa cazzo di crisi, perché così solo chi merita e solo chi è veramente motivato ed orgoglioso di quello che fa, sia per se stesso che per gli altri, riuscirà a creare qualcosa di bello e utile nel prossimo avvenire. Buon lavoro a tutti!!!
Mi hai letto nel pensiero? mi son ritrovato su un paio di cosette… articolo super apprezzato, grazie.
Frank davvero ottimo articolo. non vedo l’ora di partecipare al corso appena posso.
Ciao Andrea ,
Condivido quanto dici e nella mia esperienza in parte sono le aziende soprattutto quelle dei cosi detti servizi a far apparire i venditori come imbrolglioni.
In parte la non cultura della vendita fa nascere il vendimbroglione quello con zero skills e tanta parlaccazzantina.
Grazie Manule per il tuo feedback. Io penso che bisogna dare valore aggiunto alla proprio figura professionale. E’ vero che alla fine i soldi sono la cosa che contano e il dover fatturare. Ma non basiamoci su quello ma bensì sul valore delle cose e sul perché lo facciamo. Eliminiamo i paraocchi che usano i cavalli e cerchiamo di ampliare, per quanto è possibile, la veduta del mondo che ci circonda. Basta con sta negatività che ci affligge. Tiriamo fuori i coglioni e cerchiamo di restituire il giusto valore alle cose. Sono pienamente sicuro che non sarà facile e di certo qualche veterano del settore se la starà ridendo a leggere queste poche mie righe, pensando soprattutto ” ecco il classico entusiasmo del pivello alle prime armi, poi quando passeranno gli anni si rimangerà tutto”. Ma non è così, perché parto già mentalmente col dirmi, “Andrea è dura, dunque muoviti, ragiona, rifletti e olio di gomito!!! mai demordere!!!”. Fin’ora ha funzionato, mi auguro anche in futuro. Ciao Ragazzi e sempre in gamba!!!
Ottimo articolo.
Un’altra pietra miliare!
Ciao Andrea ,
Vai con il vento in poppa studia e applica posso dirti io ho 40 anni e mi sono lanciato per costruire qualcosa di mio e ho mollato un lavoro dove comunque guadagnavo bene.
Si fatica certo la realtà e tosta e occorre essere determinati per farcela.
Grazie mille Manuel!!! =) in bocca al lupo anche a te.
Come sempre Frank le tue perle di saggezza mi aiutano ad andare avanti in un campo nel quale non mi trovo ancora a mio completo agio. Sicuramente gli articoli gratuiti che ci metti a disposizione ci aprono nuove porte su come portare avanti il nostro impegno e il nostro lavoro. Beh che dire ancora? GRAZIE GRAZIE GRAZIE DI TUTTO!!!!
Al solito preciso chiaro e puntuale.
Concetti chiari ed idee lucide, le avevo sempre intuite ma non ne avevo mai assunto piena consapevolezza. Bravo!
Informazioni davvero preziose, questo blog dovrebbe essere a pagamento!! pollice in su!
Detto in poche parole:
fatti selezionare dai clienti in base a prezzo, prodotto, qualità.
Colui che è nato imprenditore, queste cose già le sà, senza dover fare alcun corso formativo.
Cmq informazioni utili per la massa.
Assolutamente no. Ritenta, sarei più fortunato e grazie per aver partecipato al nostro gioco.
bene seguo spesso i tuoi articoli, non riesco ancora a iscrivermi al corso, ma lo farò appena possibile,mi sto inserendo nel mondo dei promotori sia assicurativi che finanziari, se mi facessi anche esempi su questi venditori…. so che non differenzi le categorie ,ma mi piacerebbe, alla prossima e grazie
Appena stampati i target…..ora comincio a lavorare!
Bestiale……Ottimo articolo!!!!!
Tutte stronzate. Firmato Giorgio Cantacessi della Cantacessi e figli
che dire… tutta questa ricchezza di informazioni gratis rappresenta per me una vera miniera d’oro.. grazie zio Frank !
Ciao Frank,
complimenti per gli articoli, lo stile e il metodo. Apprezzo molto. Ti studierò perchè ho svolto numerosi corsi di vendita, numerose giornate di formazione motivazionale(da Robbins a Roberto Re, a Silvano e Sergio Borra). Sono reduce da un seminario sui 6 Principi uiniversali della Persuasione di Robert Cialdini che ho trovato molto interessante. Sono aperto a nuovi metodi soprattutto in Italia. Ho svolto l’account manager per anni e ora mi trovo a gestire una piccola rete di vendita. Cambia tutto. Quindi seguirò il tuo blog e spero di incontrati presto. Massimiliano
Mitico articolo Frank, che mi sono letto un pò per volta come un romanzo
Eccezionale poi la tua descrizione riguardo le modalità di individuazione del giusto target, modalità che tu hai “applicato” alla grande attirando in questo gruppo persone che più “cazzute” non si può.
Persone che con gli ottimi risultati ottenuti -sempre puntualmente documentati- soltanto applicando il tuo sistema e i consigli di grande valore da te forniti sul tuo blog e nell’area riservata ai Venditori Vincenti, sono la migliore testimonianza dell’efficacia di quanto tu affermi.
Detto questo, a me che è sempre piaciuto aiutare gli altri -purché dal mio punto di vista meritevoli- rimane comunque un cruccio.
Lo so che non si può essere per tutti ed è impossibile convincere tutti perchè più che dirle le cose non si può certo fare.
Come si suol dire, nella sagra delle banalità, “non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire” e “ognuno è artefice del proprio destino”.
Però, tolta la “massa” che per certi versi è meglio lasciarla al proprio destino, e tolti ovviamente noi pochi che invece siamo saliti fortunatamente “a bordo”, c’è una terza categoria -numericamente pari a quella nostra dei “cazzuti” – formata da quelle persone -a mio parere dall’enorme potenziale inespresso e che sono come noi alla continua ricerca del miglioramento- che sono comunque ancora titubanti ed estremamente confuse.
Questa loro confusione -a quanto mi dicono quando mi/ci chiedono rassicurazioni con la famosa frase finale di rito “ma tu il corso di Frank Merenda me lo consigli?”-
nasce secondo me da due errate e contrapposte interpretazioni.
La prima, la più numerosa, è data dal non riflettere mai abbastanza su una sacrosanta verità più volte riportata da Frank è supportata dai numeri.
In passato, grazie allo Stato Italiano che, accumulando un debito pubblico tra i più grossi al mondo, ha riversato in economia una montagna di soldi sotto le più diverse forme assistenziali e corporative, “dopando” di fatto l’economia, si vendeva con estrema facilità anche la merda (scusate il francesismo ) , anzi, più che essere noi a vendere, era la gente a comprare.
Onde per cui persino l’unica azienda dotata in Italia di una sorta di “università” interna sulla vendita quale Pagine Gialle sfornava “perle di saggezza” del tipo “da quello insisti e vacci più volte che alla fine, un pò per stanchezza e un pò perchè a forza di vederti gli sarai diventato familiare, vedrai che compra…”
Ciò ha fatto sì che questa passata epoca eccezionale e irripetibile sia stata spacciata per la regola e la norma, e quindi il concetto di Frank per cui ora solo meno del 10% delle aziende che apre in Italia è ancora in piedi dopo pochi anni -e anche quelle “storiche” sono in bilico- non è creduta.
Fanno ancora scuola le vecchie dritte portate avanti dai direttori commerciali d’antan al soldo delle “premiate ditte dal 19..” al grido di battaglia “così abbiamo sempre fatto e così fan tutti”, sottacendo che è già qualche anno che così facendo “boccheggiano” di brutto, tirando avanti attingendo ai loro risparmi faticosamente messi da parte nell’epoca d’oro sopra descritta.
Quindi i “titubanti” di cui sopra mi dicono: ma possibile che tutto il mondo dice una cosa e voi super minoranza che affermate l’opposto abbiate ragione?
Non passa il concetto che infatti al mondo solo una minoranza ha successo mentre la massa che segue l’ovvio, contrastando ciò che in apparenza sembra irragionevole, è nella merda.
Il concetto della “controintuitività” sembra duro a passare.
La seconda invece è data dalla crisi di rigetto di tutto questo apparente “buon senso”, sfociando però all’estremo opposto.
È il frutto di teorie di base corrette -ma presentate male da innumerevoli cialtroni- quali PNL e affini per cui si diventa esageratamente troppo dotati di “poco buon senso”.
Da qui scaturiscono le autentiche chicche per cui “Ma sei sicuro che a me il corso serva e non butti solo via dei soldi? Ma non basta essere motivati che qualsiasi risultato noi desideriamo lo possiamo raggiungere?, detto spesso persino da nani a cui è stato inculcato che possono diventare pure dei campioni di basket come Larry Bird, basta che lo desiderino veramente tanto -The Secret docet- e siano MOTIVATISSIMI ad esserlo :D
Mi sono divertito un sacco a leggerTi (come sempre).
I tuoi articoli sono migliori e più piacevoli da leggere di tanta letteratura. Praticamente vorresti che non finissero mai.
Se non ci hai già pensato, voglio darTi un’idea: fanne una raccolta e pubblicali in un libro.
In ogni caso, complimenti! La naturale semplicità ed ironia con cui tratti questi argomenti, assolutamente complessi, evidenzia tutta la Tua grande professionalità.
Ciao. Al prossimo articolo.
Ciao Antonio,
ci penserò ;)
A presto!
E’ da poco che leggo e seguo i video, peccato non averti conosciuto prima, ma alle volte bisogna passare da certe situazioni per imparare e far tesoro. Penso che proprio grazie a ciò che ho vissuto e sto ancora vivendo (spero di liberarmi di rami secchi al più presto) ho capito meglio quanto da te scritto. Faccio tesoro di quanto ci regali, per uscire dall’ apnea nella quale attualmente mi trovo. Per quanto come altri, ho seguito corsi di formazione con nomi di livello, mi auguro di poter partecipare quanto prima ad un tuo corso. Ti saluto con un tuo Rock’ n Ross
Concordo in tutto, perché mi trovo nella tua esatta situazione!
Frank, hai colpito duro ma è la vera realtà. Ottima analisi, creare il sistema di sales è l’unico modo per sopravvivere.
È stato detto tutto. Qualsiasi mia considerazione sarebbe un “doppione”. Quindi che dire?…. Ci conosceremo presto. :-)
Senza parole! Semplicemente altri livelli!! Come sempre del resto…;-)
Grandissimo Frank.. dopo aver frequentato il corso, questo articolo è un ottimo ripasso per definire ancora meglio il mio target…
ti stimo sempre di più
wow….mi si è seccata un pò la lingua a leggerti ma, sei simpaticissimo e divertente e… come me maledettamente sincero e diretto nel dire le cose come stanno.
Bellissimo articolo che mi ha dato spunti di riflessione su cui lavorare, ma tanto non finisce qui ;)
Semplicemente…..tutte le mie impressioni in un anno di vendita diretta…(impressioni che mi avevano quasi portato a pensare che ero io quello strano a ragionare in maniera così logica….) schiaffate nero su bianco in poche righe con esempi a dir poco illuminanti !!
Farò i salti mortali per poter essere presente quanto prima al corso venditore vincente !!
Non vedo l’ora di poterti conoscere Frank e potermi confrontare con te riguardo la mia tanto agoniata attività in proprio che sto per avviare…
Ciao Frank,
ho letto l’articolo in pochissimi minuti,
una lucidità impressionante
ti leggo e ti scrivo per la prima volta
poche parole per capire meglio
ora però convincimi ad acquistare il tuo prodotto.
Grazie Eugenio
Ma non ci penso nemmeno, è contro la mia religione :D
A parte gli scherzi Eugenio, non c’è bisogno di convincerti di nulla.
Iscriviti al blog, guarda i video e studiati con calma gli articoli da cima a fondo.
Quando avrai finito saprai da solo se per te il corso può essere interessante o meno.
A presto e buona lettura!
Ciao Frenk volevo chiederti se il calendario dei corsi e disponibile da qualche parte. In attesa di un tuo cordiale riscontro distintamente saluto giovanni
Ciao Giovanni,
non esiste nessun “calendario corsi” per Venditore Vincente.
Quando “ci va” facciamo un lancio sulla lista dei nostri iscritti, comunichiamo la data in forma privata e le persone si iscrivono.
Se desideri avere info più dettagliate e prenotarti in anticipo per essere sicuro di non rimanere fuori come spesso capita ultimamente, manda una mail a silvia[at]venditorevincente.com ;)
A presto!
Frank, sono rimasto piacevolmente stupito, è proprio vero, sembra tu sia una persona fuori dal comune.
Sei un esempio, grazie Frank
Daniele, come ho detto è tutta “illusione”. O meglio, è tutto frutto di un lavoro tecnico (fatto bene e certosino, per carità) che tu stesso con le giuste informazioni e un po’ di buona volontà puoi replicare facilmente ;)
A presto.
Semplicemente….fantastico !!!
Come per magia tutto quello che dopo più di un anno di vendita diretta rischiava di essere esclusivamente una mia teoria…(e per il quale ho rischiato di essere preso io per pazzo) me lo trovo così…chiaro e semplice in un articolo che mi ha rimesso praticamente il sorriso in faccia !!
Lo avrò riletto 10 volte !!
Sto facendo i salti mortali per poter essere presente quanto prima al corso VV (anche perchè quel bastardo dell mio amico Michele Di Ruscio ha completato l’opera con il video in cui mi dici apertamente che se non vengo al corso vv è meglio che resto a casa sul divano !!)
Poi sto per avviando adesso la mia tanto agoniata attività in proprio e vorrei veramente partire col piede giusto…
Ciao Frank,
devo dire che da quando ti seguo ho capito molte cose che nel mio piccolo stanno dando i loro frutti.
Io faccio il personal trainer e dopo averti seguito al leadership event di Roberto Re , qualcosa sta cambiando nell’approccio al mio lavoro.
Grazie
non mi stanco mai di leggerti :-). Grazie…..e noi.. target INDIVIDUATO
In effetti, ripensando alle mie esperienze di vendita, è sempre quello che ho sempre cercato di fare magari inconsapevolmente o spinto da un “primordiale” istinto di sopravvivenza. Comunque senza che nessuno purtroppo(aziende, capiarea…..etc) mi indicasse questa strada come la più efficace.
Il valore aggiunto che tu dai ritengo sia il tradurre questi concetti in un metodo fissando i giusti punti chiave. Ciao e complimenti!
Ciao Mauro, nessuno ti spiega queste cose per due motivi semplici:
1 nessuno le conosce/capisce. L’imprendidiota medio è realmente convinto che “il suo prodotto sia per tutti” e che basti un coglione che vada in giro un po’ carico e la gente vorrà comprare
2 per l’imprenditore medio tu sei carne da cannone per realizzare il suo piano. E i vari “caporaletti” lo aiutano in questo. Fine. :)
Ciao Frank… il commento sarà breve ma intenso: GRAZIE! :)
Ciao, Alessio.
PS
Quanti ci volete far attendere per stò benedetto corso di VV?? Ho capito che abbiamo fatto una cazzata a non iscriverci a quello procedente ma ammò basta!!! Ci siamo pentiti ed abbiamo capito l’immenso errore commesso :)
Hahahaha,
ciao Alessio, lascia i tuoi dati qui :http://venditorevincente.com/corsovenditorevincente/ o se vuoi essere sicuro sicuro di non rimanere fuori anche sto giro manda una mail direttamente a silvia[at]venditorevincente.com
A presto! :))
Ciao Frank,
da un mesetto ti sto seguendo, è l prima volta che ti scrivo, ma questo articolo mi ha davvero colpito ma comunque ero già convinto, govedì ho bonificato la caparra per il corso di febbraio 2014 a Bologna, sono molto contento di averti incrociato sul web, potrei davvero dare una svolta alla mia carriera e forse anche all’azienda, alla quale sono legato. Sono monomandatario e responsabile di 3 agenti, pensa che la torrefazione per la quale opero, è solida e sanissima, però cresce molto poco negli ultimi anni, ma tiene botta….. è basata sul sistema della tentata vendita, e’ basata perciò sulla reta vendita……ma non ha una lead generation interna o un sistema di vendita da trasferire……..TUTTO SI BASA SULLE CAPACITA’ RELAZIONALI DEGLI AGENTI E DEI RESPONSABILI NELLE VARIE ZONE CON IL CLASSICO SISTEMA DEL PORTA A PORTA A TAPPETO!!!!!
Tutto sommato sono fortunato a poter ancora rimediare !!!!!
Non vedo l’ora di partecipare al corso
Ciao Gabriele :)
Sarà un piacere averti con noi al corso.
Considera che tu sei più stupito di me e lo capisco… ma quello che mi dici per me in Italia è la norma.
Negli articoli ci scherzo sopra con ironia (anche pungente per carità), proprio perchè ho smesso di scandalizzarmi ormai da anni :))
A presto!
Ciao frank, oltre ai complimenti per il tuo fantastico articolo mi chiedevo un altra cosa
Supponiamo che i servizi della mia impresa (impresa edile e quindi appaltiamo sia privati con appartamenti che condomini facciate lastrici solari ecc…. e vari importi che vanno da 10.000 a 200.000 €) vadano bene per piu target e svolti in vari modi, per fare un giusto e mirato marketing , i converrebbe sezionare e dividere l impresa? In modo sia gestionale, amministrativo e quindi ogni impresa si farebbe il suo marketin ed il suo target?
Suppongo che la risposta sia mettiti a fare dove guadagni di piu ed hai meno grattacapi. Ok mi sono gia risposto e sarebbe lavorare solo con i condomini ma, non è un peccato oltre a questo non utilizzare le ns competenze anche per i privati?
Inoltre supponiamo anche di voler lavorare solo con i condomini come si fa per diventare il leader di mercato?
Idea differenziante e risoluzioni dei problemi specifici ma in questo campo onestamente nn ne vedo, le imprese vengono scelte nel 90% dei casi da una riunione condominiale dove nn ci sono tecnici in grado di valutare le offerte e quindi da imbecilli di condomini che decidono di dare il lavoro al meno caro!!!!!! O in pochi casi all offerta media economica
Per ora appalto tanti lavori perche sono tra i competitor a minor prezzo ed offriamo tanta competenza e precisione sia nel lavoro chenei tempi stabiliti
Non mi hanno MAI fatto causa (cosa che succede spesso ad altre imprese) e sempre soddisfatti alla fine
MA ORA VOGLIO STUDIARE PER DIVENTARE LEADER DI MERCATO, MI SONO ROTTO DI FARE IL COMPETITOR A MINO PREZZO
In questo, troverò risposta ai tuoi corsi?
Saluti
Domenico Moscatiello
Ciao Domenico,
hai il solito problema di chi “afferra” intellettualmente l’importanza di un concetto (focus, specializzazione), ma poi “non ce la fa” perchè “Ma non è un peccato perdere quest’altra fetta di clienti??”.
Siete tutti uguali,al momento di fare ciò che deve essere fatto ve la fate nelle mutande… e infatti non riuscendo a posizionarvi siete costretti a essere tra gli sfigatoni che fanno la battaglia sul prezzo :)) Ma guarda un po’ ?
Quindi la mia risposta è “No, al mio corso non potrai fare nulla, quindi ti prego, smettila di perseguitarmi perchè i miei corsi sono inutili…vai a fare altro per cortesia.” :D
La risposta seria invece é che se vuoi seriamente lavorare sul posizionamento con un investimento ridicolo per un prodotto che vale almeno 10 volte tanto (ma in realtà non ha valore quantificabile) é: prendi brand facile e applicalo prima di venire al corso: http://brandfacile.it/
Arriverai al corso già preparato sull’argomento e potrai concentrarti ad apprendere con più focus ciò su cui ci focalizziamo, che è vendere di più imparando a fare meglio le trattative.
A presto! :)))
“Ardi mio cosmo per il Paramignoli in lattice assorbente!
Ecco l’idea che mi porterà al successo…finalmente è arrivata! Carico di luce, il seme in me germoglia.
Da ghiaccio in foco il cuore mio tramuta. Dona la forza, la mente mia che per questo progetto combatte, e per la Dea il mignolo mio contro i mobili più non sbatte!
PER ATHENAAA!!!”
MUORO :D
Ok frank, comprero brand facile e lo aplicherò visto che ha un costo irrisorio e da tante informazioni utili, ma chiedevo altro e sarebbe come faccio a diventare leader dk mercato in un mercato dove il leader di mercato non esiste?
sempre perché nn ci sono criteri tecnici nella scelta, ma solo una commissione di incompetenti inesperti dove sceglie il minor prezzo?
Lo chiedo a te perché sei tu che in questo articolo parli di target e di specializzarsi
Ciao e grazie anticipatamente per la risposta
Ciao
Domenico, il problema nel business è il contrario di quello che senti tu.
Cioè se in un mercato c’è GIA’ il leader, tu sei FOTTUTO, entiendes? :) Non si scalza il leader di mercato. Mai.
Quindi tu sei nella situazione ideale, perchè creandoti una Brand forte e lavorando bene con il marketing, puoi impadronirti di una nicchia forte nel tuo settore.
Non c’è altro.
Frank che dire, sei un grande.
Leggo i tuoi articoli e ti seguo via internet da circa un anno.
Tutto quello che dici è la semplice e pura realtà, non ci sono altre spiegazioni.
Ti faccio un esempio: ho partecipato ad un corso tenuto dall’ azienda mandante sulla tecnologia led.Risultato ci hanno detto come funzionano i led (info che puoi ottenere tramite internet), e che qualsiasi partita iva ne ha bisogno
Alle mie seguenti domande: ma la vs. azienda è conosciuta sul mercato? e qual’è lo specifico target di clienti che possono essere veramente interessati? Perchè non puoi dirmi che tutti i clienti utilizzando i led hanno un risparmio del 50% sull’ acquisto della elettricità se sul consumo incide, per esempio, l’ uso di grandi celle frigo, c’ è stato una specie di panico e mi hanno risposto che bisogna crederci e lavorare sodo.Che dire?
Non ci resta che piangere :D
Frank i tuoi articoli sono si lunghi…ma cavolo…è un piacere leggerli! Ti svelano tanti trucchi del mestiere! Sei un grande!
Mauro un articolo per me non è mai lungo o corto. E’ utile o non è utile :)
Secondo me è utile quando dice tutto quello che è necessario affinché il concetto venga compreso da chi é interessato a capire.
Infatti le persone come te se li leggono e sono contente, e questo mi basta ;)
Ciao Frank,bell’articolo e decisamente attuale l’avventura di CantacessiJr…..magari anche se fallocefalo,in Italia gli sarebbe bastato chiamare il suo prodotto”I Pied”!!!
Diversamente avrebbe dovuto far testare e brevettare prima e,dopo una mirata ed accurata gestione di brand e marketing specifico per un mercato estero poi,immetterlo su un mercato diverso da quello italiano….che ne so,magari quello giapponese!!
Che ne pensi?
Aspetto la prossima avventura di Cantacessi Jr.(se è soppravissuto)
Saluti thomas
Ciao Thomas, mi hai fatto ammazzare dalle risate :D
Grazie Frank!
Ogni singolo post è una miniera piena di materiale su cui lavorare e lavorare e lavorare.
Ciao Davide!
Dacci dentro e continua a seguire il blog :)
Ma chi lavora con la Cantacessi è convinto di poter fare carriera guadagnando cifre importanti?.
Se non fallisce prima e vi lascia per strada quanto fatturato pensate di poter sviluppare? Siete convinti che se il Cantacessi guadagna poco più di un dipendente sarebbe disposto a pagarvi 5 volte quello che guadagna lui ( chi lavora come venditore autonomo dovrebbe sapere fin dall’inizio cosa costa l’attività solo di spese fisse )?.
Sbaglio o appena inizia a dovervi pagare iniziano anche i problemi?.
Se la smettete di farvi del male da soli ci guadagna anche la categoria dei venditori, i Cantacessi smetteranno di fare i furbi se non falliscono prima e tratteranno i venditori come risorsa ( e pretendere risultati ovviamente se li mettono in condizioni di poter lavorare al meglio ).
Esperienza personale? Certo come imprenditore per quello che chiamo prodotto/servizio allargato ( le antesignane reti d’impresa ) strette di mano con altri con l’accordo che se il loro prodotto/servizio aveva maggiore valore noi ci saremmo stati loro fornitori di servizi con compenso sul venduto ( noi guadagnano sul ns. prodotto/servizio che vendiamo direttamente ).
Tutto bene fino quando hanno dovuto iniziare a pagarci, sapete come è finita? Problemi su problemi tanto che abbiamo preferito lasciare perdere.
Per loro è cambiata? No sono rimasti Cantacessi e la crisi a solo peggiorato la loro situazione e dei venditori che ci lavorano.
Ciao Frank, complimenti per tutto quello che fai, mi piacerebbe molto venire al tuo prossimo corso e conoscerti di persona, ma se permetti prima avrei qualche domanda da farti..:
a febbraio dovrei iniziare (finalmente!) la mia nuova avventura come venditore, il tipo di vendita sará ca. un porta a porta organizzato da parte della ditta, i cosidetti party, dove la ditta ti organizza il cliente che a sua volta invita altri interressati (almeno si spera) al prodotto (tipo pentole amc, creme just, tupperware..ecc.)
e fino a qua tutto chiaro, secondo te:
1° la strategia di venditore vincente quanto é adatta a questo tipo di vendita?
2° mi é sembrato di capire che la prossima data sará a febbraio.. meglio farsi prima un po’ di esperienza (le ossa), per sapere/capire qualcosina in piú sia per quanto riguarda la propria clientela, tipo di vendita ecc. ecc. per poi poter apprendere meglio quello che viene insegnato al corso e farlo in un secondo momento o viceversa?
Immagino che queste mie domande ti possono sembrare al quanto stupide.. porta pazienza..
cmq. spero di essere stato abbastanza chiaro, ti ringrazio anticipatamente per la tua risposta!
A presto
Saluti
Fabio
Ciao Fabio, le tue domande non sono affatto stupide e ti rispondo volentieri nella maniera più corretta possibile:
1 Ho molti studenti di successo sia nel network marketing, che nella vendita diretta, sia nel mondo della formazione con il modello “serata di presentazione” per convertire poi i presenti in contratti ecc…
Quindi la risposta spassionata è ( per l’ennesima volta ) “Sì, il tuo settore non è differente” :)
2 Su questo ho una mia opinione ben precisa.
– La vendita è una professione che richiede preparazione
– Se prendi brutte abitudini, poi toglierle è più difficile
Ora te lo dico chiaramente : quasi tutti i miei corsisti hanno GRANDI difficoltà nel lavorare con i propri “supervisori”, capo area, colleghi ecc… perchè il mio sistema è spesso l’opposto di ciò che viene predicato nei vari corsi vendita che trovi all’interno delle aziende.
Quindi devi avere una maturità alta e la forza di “fare da solo” nonostante l’ambiente che ti troverai intorno (anche se ottengono risultati mediocri magari) cercherà di convincerti di fare diversamente.
Pensi di avere le carte in regola per farcela? Solo tu puoi saperlo.
L’altro aspetto è quello che ti dicevo prima sulle brutte abitudini. Se cominci a lavorare in un certo modo e “fai esperienza”, poi correggerti è più difficile.
Questo perchè farai una serie enorme di errori secondo il mio sistema, ma NONOSTANTE quegli errori, su base percentuale venderai comunque qualcosa.
Allora non capendo che hai venduto NONOSTANTE la tua metodica sbagliata, ti convincerai che quel modo di fare le cose, il “abbiamo sempre fatto tutti così” è giusto e tenderai ad aggrappartici come un bambino alla gonna della mamma.
Se vieni al corso quando sei già cresciuto come una “vigna storta”, poi raddrizzarti ci vuole molto tempo e un bastone forte. Nel caso della vigna si pianta per terra… nel tuo caso ti lascio immaginare :D
Spero di averti risposto in maniera esaustiva. A presto!
Grazie Frank per la tua risposta piú che esaustiva! ;)
Per la prossima data del corso sai dirmi qualcosa di piú preciso..?
Dai commenti mi é sembrato di capire che sará a febbraio, ma non ho ancora ricevuto nessun email.. ?
Saluti e a presto
Fabio
Se vuoi info per imbucarti prima del lancio ufficiale manda una mail a silvia[at]venditorevincente.com ;)
Sono un venditore di porta a porta potrei essere un buon maestro.
Ciao Angelo, sicuramente la tua esperienza può essere preziosa per tantissimi venditori.
A presto.
Ciao Frank,
“Ho lasciato il mio capo Srl” mi ha fatto cappottare!
Un nome fantastico. Ma te li sogni di notte?
Grazie per il Tuo articolo veramente utile!
Bravissimo Frank, con me ci hai preso al 70% circa, dai :-D
Come sempre, hai scritto un articolo utile, piacevole da leggere e che mi ha anche fatto piegare in due dalle risate per varie volte nel corso della lettura!
Ho fatto gli esercizi che hai proposto, in realtà molte di quelle domande già me le ero poste di mio, sia per quanto riguarda sia il target verso cui rivolgermi sia per quanto riguarda ciò che differenzia la società che rappresento rispetto alla concorrenza. Ad una domanda però non so ancora dare bene una risposta: “Quale target di clientela è lasciato scoperto dai miei competitor?” Ci ragionerò meglio sopra.
Ora ho il “problema” da risolvere su come riuscire a comunicare in maniera chiara ed efficace queste caratteristiche differenzianti al mio target di riferimento. Ho comunque letto l’altro articolo in cui parli di questo aspetto e direi che mi hai dato ottimi spunti al riguardo :-)
Grazie Frank per tutto il materiale preziosissimo che ci regali! Anche io sono uno di quei “venditori disoccupati & Co.” che sono finiti spesso a lavorare per i vari Cantacessi e Paramignoli Srl, bevendosi che il mestiere di svuotacartoni-riempiscaffali-porgiarticoli-etc… fosse quello dell’addetto alle vendite o venditore che sia! Spero che questo blog che leggo con assiduità mi aiuti nel mio obiettivo: uscire dall’apnea economica in cui mi trovo. Spero di poter venire presto ad un tuo corso e stringerti la mano personalmente! Voglio diventare anche io un Venditore Vincente! :) PS: nel mio caso il “mago” ci ha azzeccato all’80%! :P
sappi che non posso condividere quello che dici(secondo il mio punto di vista ) vendo da 5 anni ho una percentuale di cadute del 20 il 2012 l’ho chiuso con 437 contratti lavorando 5 ore 5 giorni a set. penso di essere molto soddisfatto del mio operato non cerco soldi arrivano. molte soceta mi richiedono non ho studiato oltre le superiori in altri campi ma dopo un coma ho accuisito una sensibilita’ tale da assorbire le vibrazzioni del cliente dicendogli quello che vogliono sentirsi dire.
il 2013 l’ho passato in ferie perche’ rip. non cerco sodi adesso da 2 mesi mi sono messo sotto due ore al giorno con l’ energia chiudo circa 170 app al mese di media mi va bene ho tanto tempo libero per i miei sport estremi sono felice questo e’ quello che conta nelle risposte negative il cliente con me’ si scusa quasi sempre non vivo per lavorare e non ho obbiettivi lascio scorrere la vita come va’ non rincorro ne fama ne denaro le tecniche di vendita che uso sono talmente avanzate che sbalordiscono qualsiasi professionista del settore mi abbia conosciuto ho aiutato tanti ragazzi . avrei tantissimo da dire ma non ne sento il bisogno la vendita per me’ non e’ un lavoro e’ la percezzione dell ‘essere umano puro divertimento non cerco fama ti saluto continua per la tua strada che probabilmente e’ quella che ti sei scelto e se riesci ad aiutare qualche persona senza lucrare ti ammiro magari un giorno ci incontreremo sei forte ciao
scusa per la non correttezza del mio testo, ma il coma che ho subìto mi ha prodotto dei problemi e trovo difficoltà a scrivere correttamente.
Ciao Frank, ho letto solo ora il tuo articolo ed è veramente una figata! Ma secondo te un blog fatto con la tecnica descritta sopra potrebbe funzionare anche per vendere auto di super lusso tipo Pagani?
Marco certamente un blog in quel settore potrebbe funzionare. Anzi, A MAGGIOR RAGIONE funzionerebbe e ti spiego perché in poche parole : il tuo compito è spiegare a fan di case con brand più noti (Ferrari, Lamborghini, Aston Martin ecc…) perchè dovrebbero comprare una Pagani.
E puoi farlo solo con MOLTO marketing comparativo ed educazionale su un target specifico.
Altrimenti dei contare solo sugli ultraricchi che hanno già Ferrari ecc… e vogliono “anche” una Pagani o i pochi ultraricchi “sfegatati” del marchio.
Ma con un blog fatto bene, puoi espandere fortemente il tuo mercato. Ovviamente se fatto bene ;)
Ciao!
Sono stato e sono tutt’ora un venditore, nonostante abbia fondato la mia società.
Non vedo l’ora di essere a Riccione per il corso e porterò i 3 uomini che si occupano del commerciale.
Avrei tantissime domande da farti, specie sul marketing, e alcuni chiarimenti da chiederti dopo aver letto Focus. Mi auguro di avere l’occasione di farlo.
Grazie per la semplicità e la schiettezza.
Andrea
Ciao Andrea,
dopo il corso avrai accesso a una speciale area riservata dove porre tutte le domande che vuoi.
A Ottobre!
Ciao Frank.
Questo articolo é uno sballo. Non vedo l’ora di frequentare il corso a Riccione insieme ai miei soci e di applicare le tecniche ad una nicchia che sicuramente manca tra i tuoi corsisti: produzione e distribuzione di filmati 4d per i cinema dei parchi divertimento. Lo so per certo in quanto siamo la prima azienda italiana specializzata in questi filmati. Sarà una bella sfida in quanto il settore é molto particolare. Fino ad ora ci siamo affidati a distributori mondiali ma vogliamo avere il controllo diretto delle vendite. Ritengo che il corso sia perfetto per i nostri scopi. A presto.
Mi sono sempre chiesto chi producesse quella roba. Dai che a Gardaland è tutto vecchiume, l’unico 4D che si salva è Ice Age :D
Ciao Frank
Come sempre diretto ed esaustivo
Io però vendo per aziende che producono materie prime x gelatieri e pasticceri
Sono sicuro che anche x loro dopo il corso troverò il bisogno latente
Ad oggi ti dico che ho riscontrato pochi modi x riuscire a vendere a questo tipo di clientela fra cui farsi vedere molto preparato
Ma alla fine dei giochi non è sufficiente visto che le aziende con cui collaboro mancano di Brand e gli sforzi fatti purtroppo non bastano più
Pensa che mi è stato anche detto che “il segreto sta nel ripassare massimo ogni 10 gg dai clienti che prima o poi vedendo la tua cadenza si fideranno di te e qualcosa ti compreranno” anche una cazzata ma l’importante è starci dentro xche’ prima o poi avranno un problema con il loro maggior fornitore
Leggendoti confermo i dubbi che da un po’ di tempo ho riguardo a questo tipo di metodo che forse andava bene diverso tempo fa
Da 9 anni faccio il venditore e anche grazie a quei libri che ti spiegano “la putenza della mente” , anzi devo ammetere che sono stati quelli che mi hanno fatto passare da gelatiere x 17 anni a VENDITORE, ho avuto dei discreti risultati ( tranquillo ora credo nella putenza della vendita)
Io voglio essere un venditore che non ha bisogno di correre ad ogni richiesta del cliente x paura di perderlo
Purtroppo a volte essere bravo in un settore ti fa cadere nei giochi dei clienti che comprano qualcosa pur di essere dispensati con qualche consiglio ma poi passa il venditore che guarda caso non capisce un cazxo di ciò che vende ma ha l’azienda che è la più conosciuta e fa la vendita di quantità
Grazie Frank
mi pare contraddittorio, non l’articolo in se stesso..ma l’articolo con quando indicato come benefit di Venditore Vincente.
Il corso dovrebbe, si dice, consentire di vendere meglio a qualsiasi venditore, in qualunque settore.
Invece, questo articolo evidenzia come solo certe aziende possano avere prospettive interessanti…..quindi come va intesa questa cosa?
Mi spiego: se uno vende per un’azienda come la Cantacessi, può comunque migliorare i propri risultati commerciali, restando nella stessa azienda (promessa del corso..per qualsiasi venditore e qualsiasi prodotto) o no?
Elisa ciao,
credo che ci sia una malcomprensione di fondo. Venditore Vincente non è affatto un corso che permette a qualunque venditore, in qualunque settore di vendere qualsiasi prodotto.
Per queste ciarlatanate, espresse in questa maniera, è pieno di aspiranti Wanna Marchi là fuori che possono aiutarti.
Un prodotto indifferenziato di un’azienda indifferenziata NON si vende. O meglio, si vende magari in quantità sufficienti da far campicchiare l’azienda stessa a scapito però di cosa? Della “salute” di tanti poveri disgraziati che vanno lì a rompersi le ossa cercando di fare i venditori.
Il corso NON è per te se:
– speri nella formuletta magica.
– speri nella polverina miracolosa che ti fa vendere per buoni prodotti di merda (o semplicemente indifferenziati).
– cerchi “parole magiche” per vendere meglio la solita merda senza fare nient’altro.
Il corso invece è per chi:
– vuole cambiare drasticamente il suo modo di intendere la vendita
– è disposto a mettersi in gioco pesantemente
– è disposto laddove operi in un’azienda con un marketing di merda a farsi carico a livello personale di trovare modi di differenziare i prodotti/servizi pur senza il sostegno della “mandante” stessa.
– accettare serenamente che in alcuni casi che vendere per l’azienda nella quale si è – a parità di sforzo – è molto meno remunerativo che andare a vendere altrove e quindi essere pronto a fare le proprie valutazioni.
Dopo il corso Venditore Vincente, se sei un imprenditore hai modo di “aggiustare” in profondità l’azienda secondo ciò che ti verrà insegnato.
Se sei un agente di commercio, avrai modo di considerarti una commerciale unipersonale che impara a crearsi il proprio marketing e utilizza la/le mandanti non come datori di lavoro bensì nella maniera corretta, cioè fornitori di prodotti/servizi.
E’ un cambio di mentalità e di responsabilità personale molto forte.
Per “la vendita ipnotica”, estorcere contratti a sprovveduti anche se vendi merda ecc… ci sono tanti corsi e corsetti là fuori, come ho già detto.
Dalla tua domanda capisco anche però che non hai guardato bene il videocorso introduttivo gratuito che risponde meglio di questa breve risposta alle tue domande. Lo trovi qui: http://venditorevincente.com/risorse-gratuite/
Ti invito a studiarlo con attenzione dall’inizio alla fine (sono oltre 3 ore di materiali) e ogni tuo dubbio avrà risposta ;)
Ciao!
beh, un po’ diverso da quanto si dice qui di seguito da parte vostra (copia ed incolla):
butti denaro dalla finestra, ogni giorno, se continui a dire: “Il mio settore è differente!”
NON LO E’!!! Se non mi credi, permettimi di chiederti…
…vuoi più contatti, clienti, studenti o pazienti?
…vuoi che comprino da te più spesso?
…vuoi che spendano di più (o vuoi chiedere loro un compenso maggiore) quando comprano da te?
…vuoi che ti diano più referenze di quante ne hai mai ricevute prima?
Se hai risposto “Sì” solo a una di queste domande, allora il tuo settore non è differente/particolare!!!
Grazie a Venditore Vincente™ uscirai da questa mentalità e imboccherai l’autostrada per il successo nella vendita.
“Il mio settore è differente” è la frase che mi fa riconoscere un venditore agonizzante, o uno che fallirrà da lì a poco.
Che sia un imprenditore o un venditore poco cambia. Appena il vento gira a sfavore comincia con il pianto del settore differente, si incupisce e gli affari vanno a picco.
Sai qual è la seconda frase che sento ripetere in continuazione? Te la dico subito:
“Eh ma nella mia città/paese/quartiere è diverso”…
NO! NON LO E’! Il tempo dedicato a ogni partecipante è prezioso e non voglio sprecarlo durante il corso per rispondere a scemenze tipo:
“Eh ma al mio paese la gente è diffidente di natura, non si può fare!”
“Eh, questo lo puoi fare a Milano, ma a Napoli la gente non si fida!”
“Eh, queste cose funzioneranno in Emilia, ma i Veneti sono più chiusi!”
“Il mio settore è diverso” o “Nella mia città non si può fare” sono SCEMENZE che sento in continuazione, ma MAI da venditori che guadagnano tanto e MAI da aziende che vanno forte.
Le sento solo da venditori che hanno la crisi sulla loro scrivania, ma non c’è su quella del venditore vicino a loro.
Te lo dimostro e continuo a dimostrartelo con testimonianze di RISULTATI che continuano ad arrivare diversi mesi dopo il corso.
Mi riferisco a testimonianze che parlano di risultati nel lungo periodo. Testimonianze di venditori che sono sulla strada tutti i giorni nei settori più diversi: dal B2C, alla vendita diretta, al B2B, al Network Marketing a coloro che vendono formazione.
In questo modo puoi verificare nuovamente che i principi di Venditore Vincente™ si applicano a ogni settore e a qualunque regione di provenienza.
FINE COPIA ED INCOLLA
Detto questo, la cosa fa pensare che in ogni settore il c0rso renda comunque vincenti.
Ora, non si dice qui sopra che nel singolo settore, poi bisogna distinguere tra azienda ed azienda, e, come sanno coloro che si occupano di aziende, quando si dice settore, si lascia intendere che in ogni settore, un venditore di qualsiasi azienda nel medesimo, riesca vincente, direi che è chiaro, nessun equivoco…….
Ben diverso sarebbe stato dire: in ogni settore, se vendi per certe aziende, magari leaders del medesimo.
Se invece dico in ogni settore, senza aggiungere altro, allora vuol dire per qualsiasi azienda che faccia parte di un settore, anche azienda non leader.
Se invece si intende dire che in ogni settore, solo se vendi per certe aziende, allora il corso serve, beh, allora meglio cambiare quanto riportato con copia ed incolla, che potrebbe risultare ingannevole.
Ma, se è così, allora bisognerebbe anche dire che non tutti riescono a diventare venditori per aziende leaders, a vendere per queste.
Quindi ok, il corso è per taluni, ma non per tutti.
Non dico cose a caso, ma dall’alto di un’esperienza imprenditoriale ed internazionale che vi risparmio,
Per me quanto sopra è evidente, poi ognuno è libero di interpretare le vostre parole come crede-
Cordiali saluti
Elisa
aggiungo, scusate la dimenticanza, che quando tu, Frank, appunto mi dici, nella tua risposta, che”Venditore Vincente non è affatto un corso che permette a qualunque venditore, in qualunque settore di vendere qualsiasi prodotto”, mi pare quasi, appunto, che parli di un altro corso, rispetto a quello pubblicizzato con le parole, di cui al copia ed incolla di sopra.
Quindi, scusa, ma continuo a non capire, cioè venditore vincente è un corso, come tu dici, che NON permette a qualunque venditore, in qualunque settore di vendere qualsiasi prodotto, corsi che tu definisci tipo Wanna Marchi, oppure vale il copia ed incolla?
Comunque, domandiamoci anche (questo il mio contributo personale, spero apprezzato) come si fa ad entrare in aziende leaders, se queste sono quelle che fanno la differenza.
Ebbene, ne ho viste di tutti i colori, ma sostanzialmente, le strade sono due:
o raccomandati, e ce ne sono, non crediate che la raccomandazione sia morta, oppure…..
devono già aver dimostrato altrove di possedere doti di venditore non comune….
per cui, comunque, il problema resta.
Se NON sei raccomandato, magari in un’azienda leader non entri, ma se non vendi per un’azienda leader, il corso non serve…o serve poco.
La mia esperienza mi dice che quando vendi per un leader, anche se si è mediocri, le vendite possono decollare, anche rispetto ai migliori venditori di aziende non leaders.
Quindi, per gli altri il corso non serve, ok, possono migliorare magari i risultati di chi vende per i leader, ma, appunto, per tutti coloro che non sono riusciti a vendere in certi tipi di azienda, cosa consigli?
Comunque, ripeto, è contraddittorio dire, da un lato, che ogni settore ecc….
e dall’altro, invece, dire quanto da te detto nella risposta.
Sembra proprio di sentir parlare di due cose profondamente diverse, magari corsi tenuti da docenti diversi, per cui, scusa, ma la confusione non si dirada……
ciao
Condivido il tuo intervento, Elisa.
Infatti, io stesso mi ponevo un dubbio, se partecipare o no al corso.
Giustamente, si dice che le aziende leaders sono poche, ed un venditore in molti casi vende, invece, per un’azienda cosiddetta indifferenziata, almeno qui da noi..
Io sono fra questi.
Le aziende indifferenziate, poi, in Italia, sono la maggior parte.
Pertanto mi domando a cosa serva il corso:
se già uno vende per un leader di mercato, si trova in posizione privilegiata, ma se sei uno dei tanti venditori di aziende indifferenziate, cioè vendi per loro, a quanto pare il corso non serve.
Certo, in teoria bisognerebbe avere la forza per far cambiare le cose in azienda, ma quasi sempre è pura teoria.
Non è che un’azienda possa innovare e differenziare i propri prodotti/servizi, solo perchè lo dice un venditore, che spesso non ha alcun potere negoziale in azienda.
In molti casi, poi, non è proprio tecnicamente possibile.
La verità è che il mercato è fatto da molti prodotti o servizi sostanzialmente indifferenziati, anzi la quasi totalità lo è, per cui, come ammette lo stesso Frank, a che serve andare al corso?
Se già vendi per un leader, migliorerai magari le tue performances commerciali, ma se sei uno dei tanti venditori di ‘un’azienda non leader, allora meglio seguire il consiglio di Frank, e quindi il corso non serve.
Peccato che i venditori di aziende leaders siano la minoranza.
Seconda osservazione: giustissimo, Elisa, anche quello che dici sulla difficoltà di entrare come venditore in un’azienda leader.
Io cj ho provato, ma…….
Ovviamente, come venditore, nel mio c v, di azienda non leader, non potevo vantare chissà quali risultati, e qui è come il gatto che si morde la coda.
Io non ero raccomandato, e, d’altra parte, non potevo vantare chissà quali risultati, come venditore di un non leader.
Ma, a questo punto, mi domando: quindi tutti i partecipanti del corso di Frank o quasi tutti dovrebbero essere venditori di aziende leaders?
Buono a sapersi, perchè io in una di queste leaders ancora non sono riuscito ad entrare come venditore.
Magari, se e quando ci riuscirò, i risultati miglioreranno già da soli e non sentirò neppure l’esigenza di migliorarli, comunque direi che bisognerebbe andare al corso, a questo punto, solo dopo essere andato a vendere per un leader.
Non è così. Basterebbe leggere le risposte che vengono date.
E’ possibile che chi segue i miei insegnamenti venda per un’azienda leader? No, le possibilità sono molto poche.
Il concetto che non riuscite a capire è che A PARITA’ DI (NON) FORMAZIONE e competenze, chi vende per aziende più forti statisticamente (quindi eliminando anche dall’equazione il fattore umano) vende di più. E’ una verità. Vi spaventa così tanto? Non la devo dire? Preferite continuare a sentire le cazzate che con la putenza della mende attirerete a voi la ricchezza della vendita? Spero di no.
Ciò detto e acclarato, esistono però strategie per chi vende per il leader, strategie per chi vende per il co-leader (il numero 2) e strategie per chi vende per aziendine indifferenziate.
La buona notizia è che le piccole aziendine sono indifferenziate solo sulla carta. Perchè se scavi bene hanno sempre una idea differenziante anche forte, solo che non viene comunicata a dovere perchè l’imprenditore è un artigiano e non un marketer e non sa fare marketing.
Ma il venditore, studiando la vendita professionale, può imparare a riconoscere e usare quelle differenze per essere estremamente performante all’interno di una nicchia specifica.
Nicchia nella quale può diventare il nuovo leader, almeno nella sua zona di competenza.
Se questo tipo di lavoro lo fa l’imprenditore, può acquisire una leadership a livello nazionale (o internazionale se esporta).
L’unico caso, nemmeno troppo comune, nel quale non puoi migliorare di molto i tuoi risultati è quello nel quale la tua azienda sia veramente un BRUTTO clone PEGGIORATIVO di aziende pre-esistenti. Perchè in quel caso puoi solo misurartela sull’entusiasmo, la voglia di fare, i “giochi di parole” ecc… ma non hai alla base le armi che più contano:
Una idea differenziante su un target specifico.
Quindi Elisa per cortesia, non farmi copia-incolla del mio sito, perchè so esattamente cosa vi sia scritto. Ed è tutto assolutamente vero.
Il tuo settore non è differente
La tua zona non è differente
I tuoi clienti non sono differenti
E tutti, se si applicano e non hanno particolari malattie mentali e cognitive, possono migliorare le loro vendite, come GIA’ avviene da anni a chi frequenta i miei corsi.
Avete preso un articolo, lo avete frainteso con un “ma se non vendo per il leader allora non ne vale la pena e non posso farci niente perchè lì entrano solo raccomandati” e da lì avete creato una pippa che non ha ragione d’essere.
Ci sono due brutte verità che dovete accettare. Solo queste due:
1 Se sei imbecille, non ti servono corsi. Rimani imbecille. A Napoli dicono “Anche se ci vott’ angoppa o rum, nu strunz’ nun addiventa babbà.” Dalle migliori università del mondo ogni giorno escono luminari, imbecilli e gente che lascia a metà. Non è colpa del rettore. E’ la vita.
La maggioranza delle persone in realtà dubita non di ciò che acquista ma di sè stessa. La domanda incoffessabile che si fanno è “Sarò poi all’altezza, sarò in grado di applicare e soprattutto capire ciò che imparo?” ecc…ecc…
Se vi può consolare, la partecipazione dà diritto a vita all’accesso all’area riservata Venditore Vincente dove porre quando volete tutte le domande e chiarire ogni dubbio, ogni volta che vi capita.
Sono l’unico a farlo e faccio così perché conosco l’importanza di chiarire dubbi man mano che si presentano sul lavoro. Per me la dedizione ai miei studenti è totale. Da parte loro ci devono mettere solo un po’ di impegno (tanto impegno).
2 Ci sono rari casi in cui l’azienda è una merda con prodotti che non funzionano o funzionavano ma non funzionano più. E’ la realtà dei fatti ragazzi e io non ci posso fare nulla. L’80% delle aziende chiude entro i primi 5 anni per questo motivo. Del 20% che rimane, l’80% chiude e fallisce nei 5 anni successivi.
Ragazzi è il mondo che va così. Ci sono buone probabilità che siate in un’azienda dal futuro incerto.
Ma quello che conta è acquisire la capacità di vendere, in qualunque situazione per decidere del proprio destino. Se sai vendere sei libero.
Ripeto, se volete affabulatori che non vi spiegano esattamente come stanno le cose e vogliono solo motivarvi a fare carne da cannone, non è questo il sito e non è questo il percorso.
Volete sentirvi dire che siete esseri angelici e meravigliosi e con l’illuminazione della mente attrarrete a voi la ricchezza della vendita? Venditore Vincente non fa per voi.
Volete sentirvi dire che “uno vale uno” e che la vendita è un gioco di numeri, dovete essere motivati, fare tanti appuntamenti e con le giuste tecniche ipnotiche ricoglionirete la gente e venderete tanto. Venditore Vincente non fa per voi.
Volete accettare che sia vostra responsabilità sviluppare al meglio le vostre competenze come venditori e che nella maggioranza dei casi -almeno per la vostra zona di influenza- dovrete creare un marketing efficace per i prodotti delle vostre mandanti e ottenere così grandi risultati altrimenti la mandante spreca quasi sempre le sue armi migliori (la sua idea differenziante)?
Ok, allora potete venire al corso, perchè il vostro settore non è differente, la vostra zona non è differente e tutto il resto.
Ma non è un corso di motivazione, nè di convincimento a mandarvi a lavorare, nè di autostima. Quelle ve le dovete portare da casa.
Se vi guardate il videocorso gratuito comunque e uscite dal loop che vi siete creati da soli sul discorso “azienda leader”, troverete tutte le risposte.
Ciao a tutti e buon lavoro.
Due riflessioni, la prima più personale, la seconda generica.
La prima riflessione è che rispondere alle domande per individuare il target è impegnativo ed è una bella sfida.
Io non vendo un prodotto fisico, ma consulenza tecnica, e fino ad ora ammetto che la regola è stata “prendo tutto e se non sono capace chiedo a un collega più esperto di lavorare insieme”.
E non è solo la mia regola, è la regola generale: tutti fanno tutto.
Trovare la nicchia, e quindi l’idea differenziante è la vera sfida iniziale!
Prima però credo sia necessario rivedere le competenze attribuite per legge alla mia professione e verificare tutti i campi in cui possiamo collocarci.
Sarà un lavoro duro, un percorso difficile ma stimolante.
La seconda riflessione è che la differenza con i “venditori” è che a loro è ben chiaro che devono vendere, mentre nel mondo della libera professione il concetto non è così chiaro, anzi è quasi un insulto alla professionale pensare che dobbiamo avere la capacità di vendere il nostro servizio: il libero professionista si auto-colloca,
con una certa arroganza, su un gradino più alto nella scala gerarchica delle professioni (che non credo ci sia, ma il libero professionista ne è fortemente convinto).
Da un certo punto di vista non siamo “contaminati” da procedure di marketing e mentalità vecchie, noi di fatto procedure non ne abbiamo, brancoliamo nel buio e andiamo a tentativi sperando che il progettista ci richiami e che la nostra professionalità venga riconosciuta con il passaparola: il criterio di marketing su cui ci affidiamo è lo sperindio…
E comunque credo che anche questa mentalità sia limitante e vada sradicata al pari dei vecchi metodi.
Minchia Fregnh, se sapevo che un poco alla volta scrivevi nel blog il tuo libo , non lo acquistavo! ! !
A parte questo complimenti e avanti tutta!
Mirco in realtà è il contrario. Il libro è in parte un best of del blog, in parte materiale nuovo :)
ciao Frank,e da un bel po che ti seguo e penso che tutto il materiale che crei e semplicemente incredibile,per il momento mi scarico il tuo corso on line spemere limoni e poi magari quando avro occasione di venire in italia partecipare a uno dei tuoi corsi ,vivo in messico da circa 7 anni e sono 7 anni che non vedo l italia
Ciao Frank!
Ci tenevo a scrivere sotto questo preciso articolo, che tra tutte le perle del tuo blog, questo è quello che ho consigliato e consiglierò per primo a qualsiasi mio amico o anche sconosciuto, che non è soddisfatto degli enormi sforzi che fa nel proprio lavoro, o settore, qualsiasi esso sia.
E’ vero che a volte anche il solo ‘impegno’ da dei RISULTATI. Ma essendo anche passato attraverso il puro e becero Multilevel Americano stile anni 60′, confermo che anche già sul medio/breve periodo, il solo INSISTERE, diventa davvero ‘deleterio’, sopratutto per la persona, nella sua interezza psicofisica. (E sul lungo periodo si rivela anche essere catastroficamente inefficace e poco profittevole).
Volevo anche gridare sottovoce, a tutti coloro che potranno leggere questo commento, che la cosa che ho apprezzato di più avvicinandomi alle lezioni di Frank è che piuttosto che sentirmi trascinato, come spesso ero costretto a fare anche io con le mie ‘vittime’, mi sono sentito realmente guidato e motivato. Per la prima volta NON mi sono sentito obbligato a comprare un corso. Ma mi sono sentito in dovere di farlo, sopratutto per me stesso. Per il mio futuro, e ancora prima per il mio presente.
Ovviamente questo ha un suo prezzo, e io sono davvero fiero di essere un semplice giovanotto che ha prenotato il corso di Frank alla primissima offerta, in qualche rapidissima ora, per decidere se investire davvero, quei pochi solidi che avevo messo piano piano da parte lavorando. Eppure l’ho fatto, e anche se mi piacerebbe molto, sono sicuro che non mi arriverà nessun bonifico domani dopo aver scritto questo commento ahahaha!!! Però lo invierò lo stesso. Perché magari servirà a qualcuno per decidere con la propria testa e cambiare la propria vita.
Anche se a soli 25 anni, sto mettendo in mano un bel pezzo del mio futuro, a un ‘semplice Corso’, sono già convinto che non me ne pentirò, perché penso che ogni insegnamento di Frank, sia vero e applicabile in qualsiasi settore, in qualsiasi momento storico e in qualsiasi ambito della VITA. Che sia dentro o fuori dal nostro ufficio o dal nostro studio. E ogni giorno ne trovo la conferma.
Concludo dicendo che nonostante sia ancora molto giovane, sono sicuro che NON esista alcun SEGRETO ILLUMINISTICO per riuscire nella vita, o per essere più felici. Basta ‘semplicemente’ spostare il nostro Focus verso persone, o azioni, che in cambio di più sforzo, danno più risultato, e sopratutto in modo più EFFICACE.
Nonostante sul Marketing conosca molto poco, trovo meglio conferma di questo semplice concetto letto nell’articolo qui sopra in moltissime leggi della natura. Ad esempio, che tu sia ape o che tu sia formica, per sopravvivere, e magari ‘fare carriera’, devi aver sempre in mente il tuo Focus. Focalizzarti in quella precisa direzione. Fare fatica, tanta, per qualcuno più importante di te, che può darti un’aiuto enorme per vivere anche tu come come l’insettino più prolifico al mondo.
Purtroppo devi ogni singolo giorno lavorare per la tua grassa e cicciona Regina, che immobile, sforna un’infinità di ‘reclute’ che un giorno lavoreranno e aiuteranno anche loro a tenere in piedi l’intero Alveare. E in natura non esiste nessuna formica senza la sua Regina da servire. E ogni tanto penso che dovremmo imparare di più da madre Natura..
E dopo questa lezioncina che verrà anche interpretata come una mega leccata di c***o, metto un pollicione in sù per il Frank e ci vediamo tra qualche mese al corso!!
Un Saluto a Tutti !!
Mike