Come il corso Venditore Vincente ha cambiato la mia vita

ElisabettaSì, quella che segue è la mia testimonianza sul corso Venditore Vincente, anzi meglio, sul mio percorso Venditore Vincente.

Ma attenzione,

– non è una slecchinata per Frank (che mi paga di più se evito di dire quanto è bravo e bello :) )

– non è la dichiarazione d’amore di una fan (qualcuno ha parlato di adepti di una setta e di gonzi alla mercé dell’imbonitore da baraccone?)

– ma soprattutto non è il resoconto di un’esperienza emotivamente gratificante, rilasciato sull’onda dell’entusiasmo, nei giorni successivi alla frequentazione di un corso.

E’ esattamente il contrario.

E’ l’analisi lucida e oggettiva di cosa è successo a me e alla mia azienda, dopo che neanche un anno fa, ho deciso che io, a quella 7° edizione del corso Venditore Vincente (ottobre 2014), ci sarei stata. Ad ogni costo.

E se continui a leggere, potresti intravvedere anche il tuo futuro, sia se deciderai di esserci, sia se deciderai che l’edizione LEGENDS di VV non fa per te.

A settembre 2014 compivo 40 anni e in programma per ottobre c’era un viaggio negli Stati Uniti con mio marito.

Decisi che era più importante andare a Bologna a piantare dei semi per una vita diversa, piuttosto che rincorrere piccole soddisfazioni una tantum e da “poveretti”, come il “viaggio importante” per i 40 anni.

Tanto per cominciare ci tengo a precisare che ciò che influì molto sulla mia decisione, fu sentire uno dei partecipanti a un’edizione precedente di Venditore Vincente, dirmi che a lui il corso non era piaciuto, per il modo di fare di Frank, che dava retta solo ai suoi amici e non cagava nessun altro.

Un corso di vendita non deve piacerti, deve darti strumenti per aumentare le tue vendite. Stop.

->Quindi non iscriverti al corso VV se cerchi qualcosa di diverso da freddi strumenti di vendita e preferiresti una calda psicoanalisi dei tuoi problemi psicofisici.

Conoscendo la tipologia di persona che mi disse queste cose, (il classico tipo affetto da corsite, che ha speso un patrimonio in corsi e corsetti, e continua a rincorrere se stesso tra un centro congressi e un altro) e traducendo le sue parole, capii che al corso VV non avrei trovato un coach amicone, che non vede l’ora di assecondare gli scompensi psicofisici miei e dei compagni di corso.

Ma avrei trovato un professionista (uno che ha già applicato con successo nelle sue aziende ciò che insegna), non necessariamente simpatico, che spiega a tutti il suo Sistema di Vendita Professionale, ma poi comunica a un livello diverso e più profondo solo con quelli che sono suoi “amici”, ossia coloro che si sforzano di studiare, comprendere e applicare ciò che insegna.

Chi diventa “amico” di Frank è chi si fa seriamente il culo e ottiene risultati.

->Quindi non iscriverti al corso VV per mettere la tua foto con Frank sul profilo Facebook e pensare per questo di essere diventato suo amico.

Non essendo abituata alle grandi carezze, ma sapendo che tutto ciò che ho ottenuto nella vita me lo sono conquistata stringendo i denti, un approccio del genere, non solo non mi spaventa, ma è ciò che mi serve.

Perché vanno bene le carezze, ma se servono per lasciarti nella merda, preferisco i calci in culo.

Avendo già iniziato da qualche mese ad ascoltare Business Caffeina e a leggere il Blog di Frank Merenda, avevo capito che il corso VV non era l’ennesimo corso in cui ti promettono un po’ la soluzione a tutti i tuoi problemi in cambio della tua sola partecipazione, ma per me avrebbe rappresentato l’inizio di un percorso impegnativo, sia sul piano pratico che mentale (intellettuale ed emotivo).

I calci in culo ricevuti lungo questo mio percorso VV, sono stati tanti (e tanti devono ancora venire, perché sono davvero all’inizio): il primo e il più doloroso, capire quanto io e mio marito fossimo imprendidioti, e quanto avremmo dovuto cambiare.

Perché va bene capirlo e riderne quando ascolti Business Caffeina o leggi il libro Vendere fa schifo, un conto è cominciare a cambiare le cose che facevi da imprendidiota, tutti i giorni, concretamente, coi fornitori, coi clienti, coi dipendenti, nella tua azienda, giorno dopo giorno.

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E il cambiamento costa.

Costa in termini economici, in termini pratici, in termini emotivi.
Quando sei uno che ottiene risultati sopra la media e pensa di essere già bravo a fare le cose, sentirsi dire che è tutto sbagliato e che devi rivoluzionare tutto, ti assicuro che costa.

->Quindi non iscriverti al corso VV se pensi di essere già bravo come venditore e come imprenditore, e che il corso ti sarà utile per prendere qualche spunto di miglioramento, ma non certo per mettere in discussione gran parte delle cose che hai fatto finora (sicuramente con ottimi risultati, lo sappiamo tutti, se no, non saresti qui).

Dopo la prima mezza giornata di corso VV, ho guardato negli occhi mio marito, ma non ho osato dirgli cosa stavo pensando: la nostra azienda, quella che va bene, che ogni anno, da 18 anni a questa parte cresce un po’, nonostante la crisi e tutto il resto, beh, la nostra fonte di benessere e soddisfazioni (il viaggetto, gli orologi, le macchine, le case, un tenore di vita non altissimo, ma sicuramente sopra la media) ecco, la nostra bella aziendina non ha nessuna ragione di esistere ed è destinata a sparire dal mercato se non iniziamo a ragionare e lavorare in modo diverso.

Così, subito dopo il corso VV di ottobre, inizio a pensare al posizionamento, compro Blog Vendita e metto su il blog.

Poi arriva la chiamata per il corso VV di febbraio 2015, quello con Al e Laura Ries.

Stavo giusto per concludere l’elaborazione di quello che pensavo essere il mio brand vincente e del logo.

Quale migliore occasione per decidere gli ultimi dettagli, tanto più che al corso avrei anche conosciuto chi disegna tutti i loghi della squadra VV, che avevo scelto anche io per farmi fare il mio?

Brand vincente sto gran c**zo! (Scusa il francesismo)

Tutto da rifare, tutto da ripensare.
Ed è il minimo che ti possa capitare, quando di fronte hai chi ha inventato il posizionamento e colei che ha teorizzato il visual hammer: Al e Laura Ries.

In più Frank tira fuori nuovi argomenti rispetto all’edizione precedente e fa fare un’intera giornata di corso a Piernicola De Maria, così appena torno a casa, ricomincio la revisione degli articoli del blog scritti fino ad allora (una trentina) e delle indicazioni date ai miei collaboratori, su come e cosa comunicare ai clienti in trattativa.

Il nucleo del corso è chiaro che resta lo stesso, ma aumentano le tecniche, gli strumenti che Frank ci fa conoscere e condivide con tutti noi partecipanti al corso, sempre dopo averli applicati e fatti applicare con successo ai suoi soci e studenti avanzati della master class.

Quindi io che bella bella mi ero reiscritta per la seconda volta al corso VV, e che tornavo a Bologna, questa volta rinunciando al viaggio ai Tropici per i 10 anni di matrimonio, carica e gasata per tutto il bel lavoro fatto fino ad allora,

io che pensavo che l’implementazione del Sistema Venditore Vincente e la sua applicazione mi stavano già portando buoni risultati (aumento di fatturato di circa il 20%, passaggio da 0% di pagamenti anticipati di prima di ottobre 2014, a 8% medio negli ultimi 3 mesi del 2014, in un settore differente dove i pagamenti sono a 90/120 gg, con punte di 150 gg),

io che pensavo che avrei dovuto dare appena un’aggiustatina al lavoro fatto fin lì, e l’ultimo ritocco sì che mi avrebbe portato i risultati importanti, ancora più velocemente!

Ecco, ancora una volta scoprivo che neanche il secondo corso VV era il biglietto vincente della lotteria, non nascondeva il segreto per cominciare a stappare champagne e trovarsi i milioni sul conto senza alzare il culo.

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Ciò che stappavo era un’altra scarica di calci in culo.

->Quindi non iscriverti al corso VV per la seconda volta se pensi che dal giorno dopo, finalmente avrai le chiavi della Ferrari, perché d’altronde le sai già tutte e questa volta ti serve solo per rivedere gli amici, qualche ospite internazionale (hai idea di chi siano i Ries e Jay Abraham?) e affinare un po’ la tecnica che ti permetterà finalmente di fare il botto.

Stringo i denti e vado avanti.

Riparto con le revisioni dei materiali scritti fino ad allora, comincio a mandare le prime timide sales letters, ottengo ROI imbarazzanti del 50.000%, aumento il fatturato del 15-20% nei primi mesi di applicazione del Sistema Venditore Vincente, mi sento gasatissima e vado avanti.

Quando arriva l’invito per la Master Mind, il corso avanzato di Frank, 2 giorni faccia a faccia con lui a Lugano e con altri pochissimi prescelti, ancora una volta penso che devo esserci a tutti i costi.

L’investimento è importante.

25.000 euro per 4 ore faccia a faccia con Frank Merenda sembrano tantissimi.
E’ un investimento in formazione che esce dalle logiche di una piccola azienda come la nostra.

Ma io e mio marito decidiamo che ne vale la pena.

Decidiamo che le logiche devono cambiare, che dobbiamo guardare oltre a ciò che 25 mila euro possono rappresentare per una PMI italiana: un ufficio presidenziale con poltrona in pelle umana, un nuovo autocarro, una attrezzatura nuova, un anno di stipendio di un neo assunto. Un bell’anticipo di tasse.

E per l’imprendidiota 25 mila euro non sono soldi da investire in un week end di formazione vendita.

Formazione vendita è riduttivo, perdonami, ma hai capito il senso.

Qui si parla di strategie di business ad altissimo livello, i miei compagni di Master Mind sono dei pezzi da 90, e io mi sento anche un po’ inadeguata.

Però ci credo, mio marito anche, e parto per Lugano.

Lì c’è il calcio in culo più grosso ad attendermi!

Spiego per un’ora ciò che ho fatto, dove sono e dove voglio andare.

Bellissime pensate le tue, mi dice Frank, ma ora prendi tutto, butta via tutto, e fai come ti dico io.

E poi parla ininterrottamente per 36 minuti (sì ho la registrazione audio del mio Personal Business Caffeina,) ridisegnando completamente il business model della mia azienda e creando un brand potenzialmente milionario e in grado di spaccare nel mondo, non solo in Italia.

Poi seguono altre 2 ore di chiarimenti e spiegazioni.

Nel viaggio di ritorno da Lugano sono emozionata, ma con un groppo al cuore.

E chi glielo dice ora a mio marito che è tutto da rifare? Chi glielo spiega che la strada intrapresa non è quella giusta, ma bisogna avere ancora più coraggio nelle decisioni, stringere davvero il focus?

Ti assicuro che per quanto pensi di aver capito il concetto di Focus, quando lo vedi applicare da Frank alla tua azienda, capisci che davvero non hai capito un cazzo e che ti ci vorranno 2 coglioni così per avere il coraggio di iniziare a dire no a importanti quote di fatturato, perché sono fuori focus.

E ti ci vorranno 2 coglioni così anche per ristrutturare la tua azienda, affinché la tua promessa differenziante e garantita venga mantenuta.

Ti ci vorranno 2 coglioni così per fare esattamente ciò che c’è da fare, e a dirlo non è un cazzaro, ma qualcuno che lo sperimenta giorno dopo giorno, nelle sue aziende e ottiene risultati che dovrebbero zittire chiunque.

->Quindi non investire 25 mila euro in una consulenza face to face con Frank, se non hai l’umiltà e il coraggio di fare esattamente ciò che ti dice di fare.

(Se invece sei davvero amico suo e la consulenza te la fa gratis una sera a cena, o su un articolo del blog, e poi non fai quel che ti dice di fare, beh, non farmi dire cosa penso tu sia…)

Questo lungo post per dirti che nel frattempo, nonostante tutti i calci in culo, decido di continuare il mio percorso di studi con Frank, e sì, ci sarò anche io all’edizione Legends di Riccione. Ripetente, per la terza volta consecutiva.

Ma non mi faccio illusioni, so che ci sarà da continuare a lavorare duro, ma so che i risultati che stanno già arrivando e che sono davvero importanti (+20% di fatturato nel primo semestre 2015, con riduzione del 10% dei costi e rinuncia a un 5% di clienti fuori target, senza aver ancora lanciato il nuovo brand creato per me da Frank Merenda e aver applicato un 10% scarso del Sistema Venditore Vincente) ad un certo punto, non so tra quanti calci nel culo, decolleranno e mi porteranno lontano, molto più lontano di dove mi avrebbe portato il viaggio dei 40 anni o quello dei 10 anni di anniversario di matrimonio.

->Quindi se ancora hai qualche dubbio, prendi i 3mila euro del corso (non conosco la cifra esatta) e invece che darli a Frank, vai a Ibiza, divertiti 10 giorni, e sappi che il prossimo anno, se non avrai i 4 mila euro che Frank potrebbe chiederti per il suo corso nel 2016, potrai sempre fare un finanziamento da 1500 euro per andare a Pinarella, una settimana, in due, in pensione completa.

Elisabetta Ruffino

P.S. Vuoi sapere perché ho scritto questo post?

Perché ho conosciuto professionalmente alcuni Venditori Vincenti e da allora non riesco più a comprare niente da chi non ha frequentato almeno un’edizione di VV.

Quindi, visto che presto avrò ancora più bisogno di spendere e investire i soldi miei e della mia azienda, vorrei che tutto il mondo là fuori fosse pieno di Venditori Vincenti, gente capace di vendere, con un’etica del lavoro, professionisti e non piazzisti e cazzari.

Quale maggiore frustrazione di chi ha un sacco di soldi da spendere, ma non sa dove farlo?

Io voglio un mondo pieno di Venditori Vincenti per poter spendere e investire felicemente tutti i soldi che faccio e farò grazie a VV e a Frank Merenda!

Iscrivetevi e vendete!

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18 comment

  1. Andrea Sulas
    • Roberto
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    • Frank Merenda
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