Se sei un broker in cerca di strategie efficaci per acquisire più clienti, ti consiglio di continuare a leggere questo articolo fino in fondo.
Ultimamente mi è arrivata via mail una domanda interessante riguardante l’attività dei broker. Così interessante che ho deciso di darle spazio prima di una serie di articoli che avevo già programmato di pubblicare.
DOMANDA:
Caro Frank,
Scusami se ti do subito del tu ma dal tuo blog sembri un tipo molto pratico che arriva subito ai noccioli delle questioni. I tuoi articoli sono molto interessanti e vorrei porti una domanda.
Sono un broker che lavora nell’import-export e come saprai noi siamo forse fra i più colpiti dalle crisi, essendo figure che lavorano simbioticamente con le aziende piuttosto che avere un’azienda propria.
Ora, io ho una sterminata serie di fornitori che metto in contatto con alcuni clienti fidati, una cosa tranquilla, ma come target per il 2011 ci siamo imposti (siamo due) di espandere il nostro portafoglio clienti.
So che ti occupi principalmente di venditori veri e propri, ma potresti fare un articolo con dei consigli su come scegliere un cliente ed anche mostrarsi appetibili al suddetto. Sarei molto interessato a leggerlo
Un saluto
O.
MIA RISPOSTA:
Ciao e grazie per avermi scritto.
Visto che apprezzi il mio stile diretto che va subito al nocciolo delle questioni, userò il medesimo approccio con te. Partiamo dal problema che riscontro nella tua mail, che è essenzialmente questo:
Un Broker, un Account, un Commerciale… sono VENDITORI
I problemi che tu riscontri sono niente di più, niente di meno che quelli di tutti i venditori di questo mondo. C’è la crisi…gli affari vanno male…bla bla bla. Il tuo mestiere, che tu chiami “broker”, perché dire semplicemente “vendo” fa molto poco fico nella testa di qualcuno, è quello del venditore. Se lo affronti con un’altra mentalità non potrai raggiungere i risultati che ti sei messo in testa.
Mi permetto di sottolinearti inoltre che il tuo assunto sul fatto che i broker a differenza di chi possieda aziende di proprietà siano tra quelli più colpiti dalla crisi, sia fallace. I problemi veri li hanno le aziende, che hanno costi vivi come manodopera, approviggionamenti, magazzino, produzione, amministrazione, dipendenti, logistica ecc… ed in seconda battuta i venditori monomandatari di aziende non più concorrenziali sul mercato. Un broker praticamente non ha costi. Gli basta scegliersi ottimi fornitori ed imparare ad acquisire nuovi clienti con costanza. In pratica imparare a fare il venditore, con il vantaggio di non essere legato simbioticamente al destino di una sola azienda.
Devi partire dal presupposto che un venditore vero e proprio è un imprenditore fatto e finito. Non è un impiegato e men che meno un “dipendente” di un’altra azienda. E’ semplicemente una micro impresa commerciale unipersonale, che si approvvigiona di prodotti o servizi da una o più aziende fornitrici (a seconda che sia mono o pluri-mandatario ad esempio) per proporli ad aziende clienti. Guarda caso esattamente il mestiere che tu chiami “broker”. Tu ed il tuo socio siete dei venditori plurimandatari, punto.
Oggi riscontro una tendenza divertente a chiamare il mestiere di venditore con gli epiteti più interessanti, tipo “commerciale”, “account”, “broker”, probabilmente perché fare il “venditore”, agli occhi di molte persone fa un po’ sfigatello…quello che a scuola non ha studiato per trovarsi una professione vera ecc…ecc… Immagino che non appena comincerà a passare il concetto che uno studente del mio metodo Venditore Vincente™ guadagna mediamente da cinque a dieci volte di più di un suo coetaneo che ha intrapreso una carriera col mito del “posto fisso”, questo trend si possa invertire.
La prima cosa da chiarirti per acquisire più clienti e sviluppare il tuo portafoglio è questo. Tu ed il tuo socio siete dei venditori, non dei PR che “mettono in contatto” un fornitore e un cliente. Finché non vi chiarite questo concetto, andrete poco lontano nel mestiere che vi siete scelti, che è appunto quello della vendita, che a voi piaccia pensarla così oppure no.
Come scegliere un cliente ed anche mostrarsi appetibili al suddetto
Partendo dal fatto che non mi hai specificato di cosa vi occupiate, in quale settore siate, che canali usiate attualmente, quali siano le vostre strategie commerciali attuali e soprattutto che ampiezza abbia il vostro mercato, cerchiamo di spezzare questa domanda in due al fine di darti comunque una risposta il meno generica possibile:
- Come scegliere un cliente.
Questo punto, quando ti sei chiarito che sei un venditore non è più di difficile soluzione.
Cosa vendono i tuoi fornitori? –>A chi può essere utile il loro prodotto? –> Ho una banca dati di questi possibili clienti? –> Come li contatto? –> PARTENZA!
In sintesi un venditore non ha bisogno di “scegliere” un cliente. Si chiede semplicemente a chi possono servire i suoi prodotti e comincia a contattarli. Vendi seghe e martelli (o fai il broker per un’azienda che vende seghe e martelli se ti piace di più)?. Scegli di contattare tutti i falegnami del tuo mercato target! Non sceglierli…contattali e basta, e comincia a vendere! Fai il broker per un’azienda che fornisce farina? Comincia a contattare tutti i pastifici, fabbriche di dolciumi, fino ai fornai del tuo mercato target! Hop! Hop! Non è difficile no?
2. Come mostrarsi appetibili.
Anche qui la risposta è la medesima: Come fanno tutti i venditori!
Contatta questi clienti e dimostrati capace di aiutarli attraverso i prodotti dei tuoi fornitori! Ecco come un cliente sceglie i prodotti di un fornitore. Se lo aiutano nel suo business oppure no.
Il punto é: sai vendere?
La domanda quindi che dovresti farti non è “come posso mostrarmi appetibile”, bensì “so vendere oppure no?”
Non ho la sfera di cristallo, ma da quello che scrivi probabilmente tu ed il tuo socio non siete dei venditori fatti e finiti. Con qualche probabilità siete dei tecnici di qualche settore, che hanno pensato di usare i “contatti” reperiti durante la loro attività per “creare commercio”, “mettendo in contatto” le parti. Forse addirittura lo fate come attività collaterale e non è nemmeno la vostra professione principale.
In ogni caso quello che devi chiederti sono le seguenti cose:
- Avete una brand? Sei riconoscibile come broker nel tuo settore o avete sempre e solo lavorato col passaparola? Se non lo avete partite da qui e createvelo.
- Avete una nicchia di specializzazione? “Import-Export” è un po’ troppo generico per diventare riconosciuti. Mediare tutto, equivale a non essere specialisti nella mediazione di nulla, quindi farete più fatica ad emergere agli occhi dei clienti. Cercate una nicchia sufficientemente ampia dove potete essere i primi o i leader di settore e partite a spingere il vostro brand in quella nicchia. Se, faccio per dire,avete dei fornitori di carne di salmone ed”importatori di salmone” è una nicchia già presa, specializzatevi nell’essere “i primi ad importare in Italia il Salmone dell’Alaska, ricco di Omega3”. I clienti cominceranno a notarvi.
- Avete un piano di marketing che vi conduca ad essere visibili alla vostra nicchia di riferimento, in modo da sviluppare dei contatti commerciali? Individuata la vostra nicchia preferita, creato il brand, dedicatevi a questo.
- Sapete vendere? Avete un metodo chiaro e cristallino per trasformare i contatti commerciali in clienti attivi?
Quello che posso consigliarvi è di cominciare a lavorare su questi spunti. Mi sembra di avervi messo già molta carne al fuoco. Se poi decidete di diventare dei professionisti del brokeraggio nell’import-export, qualunque sia il vostro settore, vi aspetto volentieri ad uno dei miei seminari della serie Venditore Vincente™. Vi aiuterò in diretta a sviscerare tutti i punti che ti ho citato, nell’arco di due giorni con me. Rimanete sintonizzati sul blog per le prossime date.
PS: Se vuoi rimanere aggiornato in automatico sulle nostre novità e sulle prossime date dei corsi, iscriviti alla newsletter di Venditore Vincente compilando il modulo che trovi all’inizio di ogni articolo su questo blog.
Davvero interessante!
Ragazzi mi serve un broker come socio massima serietà eco il mio email. Simonemariafer@yahoo.it
Salve signor Frank, ho 16 anni e il mio sogno è diventare un broker finanziario di alto livello. Chiedo qualche consiglio a lei visto che la reputo uno dei punti di riferimento italiani nel settore delle vendite, già a questa età mi affascina molto il mondo della finanza e faccio anche investimenti con trading online riuscendo a guadagnare anche 15.000 € in 4 giorni. Quello che mi turba è se la strada che ho deciso di scegliere è quella giusta, vorrei sapere se c’è un futuro per gli aspiranti broker almeno in Italia. Ho deciso di iniziare a studiare il mondo della finanza già a questa età così da poter avere una marcia in più rispetto ai miei coetanei in futuro. Vorrei qualche suo consiglio su che università scegliere e come inserirmi nel mondo della finanza senza conoscenze anche perchè non ne ho.
Aspetto con ansia una sua risposta, Cordiali saluti.
Ciao Mimmo, un broker se é bravo può lavorare dove vuole. Essere in Italia non é certo un limite. Quindi per ora preoccupati solo di studiare molto. Non c’è nessuna università che possa prepararti al mestiere che intendi fare. Devi studiare privatamente e poi cominciare come tutti a fare colloqui in qualche azienda. Partendo da quelle piccole é più facile che ti prendano. Farai curriculum e poi magari ti sposterai in società più grandi. Ciao.
Grazie per il suo consiglio, ho letto tanto di lei e mi ha preso tanto quando parla del perchè le persone falliscono, e voglio discutere su questo punto. La mia paura più grande è quella di fallire e ritornare con la coda tra le gambe a casa dei miei genitori a cercare una giustificazione, e questa cosa mi dà tanta fame e passione in quello che faccio e voglio fare, infondo lo ammetto, non voglio mica salvare il mondo chi fa questo lavoro lo fa per un solo motivo: DIVENTARE SCHIFOSAMENTE RICCO! D’altronde penso che le persone che falliscono danno la colpa alla “crisi” e invece dovrebbero ammettere che sono incapaci e svogliati, ecco perchè in Italia c’è tantissima disoccupazione giovanile e poi danno la colpa alla “crisi”. La generano loro la crisi!
Comunque ho letto su vari reportage su internet che una specializzazione in Economia e Finanza influisce di molto sul curriculum se si vuole lavorare in una grande azienda è vero?
Mi scusi del tempo che le ho rubato, ma mi ha fatto davvero tanto piacere parlare con lei.
Ho comprato il suo libro “Vendere fa schifo… Se non sai farlo” è fantastico, mi ha coinvolto tanto, complimenti!
Cordiali saluti.
Mimmo, penso sinceramente che tu sia influenzato troppo dai film tipo “Un km da Wall Street” e cose del genere :)
Hai tempo per crescere e farti un’idea più “realistica” del mondo.
Perchè nel frattempo non ti fai una cultura più precisa sull’argomento ricchezza? Io stesso ho pubblicato il libro di MJ De Marco “Autostrada per la Ricchezza”. Ci sono anche i libri di Alfio Bardolla, di Robert Kiyosaki dai quali partire.
Hai letto qualcosa su questo argomento? :)
A dire il vero da un km da wall street ci ho preso giusto due parole e so che non è molto realistico e penso di essere abbastanza intelligente da non farmi influenzare da un film anche se piace. Ho letto “Padre ricco, padre povero” e “Risveglia il genio finanziario di tuo figlio” di Robert Kiyosaki e ho appreso il concetto. Io penso che crescendo il concetto di realismo viene da se e trovo logico che a 16 anni si ha più fantasia e prospettiva rispetto ai 30 anni… Ho grinta e voglia da vendere e forse ne ho troppa da poter permettermi di sognare, ma vabbè ho 16 anni ed è giusto così.
Comunque aspetto risposta riguardo al fatto che con l’università si ha più chance di lavorare con una buona azienda già da subito frequentando università come la Bocconi o serve a poco? Grazie per i consigli
Mimmo ciao, diciamo che dipende da cosa hai in testa. Cosa intendi tu esattamente per broker? Perché oggi puoi fare il trader su parecchie cose, come materie prime (commodities … hai presente il film “Una poltrona per due con Eddy Murphy e Dan Akroid? Ecco…), valute, opzioni, azioni, titoli vari anche come semplice privato.
Cioè, dai tempi in cui per “brokerare” era necessario far parte di qualche azienda, spesso le situazioni che vedi nei film, oggi il mercato del trading é liberalizzato ed essenzialmente puoi farlo anche tu da casa con un PC se conosci le tecniche.
Ciao Frank,
è corretto fondare un business sull’intermediazione, ovvero sulla messa in collegamento tra una nicchia ( di cui ottenere la fiducia attraverso il content marketing ) e la fornitura di prodotti/servizi erogati da terzi?
Non si corre il rischio che in un modello di business basato sull’intermediazione, una volta che hai portato i clienti a comprare da quei terzi, essi ti bypassino?
Salve , sono l’Avvocato Gherardo Gonnella , ………… vorrei diventare broker finanziario , ………. come posso fare ??? ………… Sono disponibile ai trasferimenti per acquisire nuove competenze.
In attesa di vostre notizie , saluto cordialmente
Avv. Gherardo Gonnella
Dott. Gonnella non ci occupiamo di ciò che lei chiede. Immagino debba rivolgersi alle associazioni o enti che erogano corsi per l’abilitazione professionale innanzitutto.
Poi se vuole diventare anche bravo a vendere e guadagnare oltre che esercitare, qui si trova nel posto giusto.