E’ molto importante che tra queste due figure professionali non nasca incomprensione e soprattutto contrapposizione.
Conoscere il punto di vista della nostra controparte ci permette di adattare le nostre strategie al fine di migliorare insieme le performance per il raggiungimento di obiettivi che sono comuni.
Tra i punti toccati oggi abbiamo
- Come le indiscusse qualità personali di un imprenditore possano essere a volte uno svantaggio
- I due modi peggiori per far nascere una PMI (e per andarci a lavorare come venditore)
- Qual’è il fine ultimo della creazione di un’azienda e come usarlo a vantaggio di entrambi
- Come adattarsi ai mercati che mutano ed “uscire” quando è ora
- Come gli imprenditori possano usare i venditori interni ed anche quelli dei fornitori per crescere velocemente
Sono solo alcune delle domande alle quali troverai risposta guardando questo video blog.
Vorrei solo sottolinearti che sono informazioni che gli imprenditori che studiano con me, conoscono e pagano (anzi, stra-pagano) da anni. Quindi ti consiglio di aprire le orecchie e farne buon uso.
Come sempre la regola rimane:
- Niente carte di credito
- Niente registrazioni
- Niente landing page alla fine del video
Solo clicca e guarda. Se ti piace condividilo su Facebook. Magari lasciami un tuo commento qua sotto.
Rock n’ roll!
Pur avendo frequentato negli anni corsi di formazione, non mi ricordo che qualcuno abbia fatto alcun riferimento alla cooperazione tra azienda e venditore. Sembrava che ognuno avesse le sue priorità è dovesse agire in base a quelle.
Grazie Frank per la tua saggezza e la semplicità con cui spieghi circostanze molto imporatanti.
Grazie Franco,
cerco solo di trasferire quegli spunti pratici che negli anni hanno portato al successo ed a maggiori fatturati sia i venditori che le aziende.
Sono contento che qualcuno colga l’importanza degli spunti, e perchè no, in un mondo ammuffito come la formazione vendita in Italia, anche l’originalità degli spunti.
Rock n’ Roll!
La candela produceva luce e dava la possibilità di vedere anche al buio. Qualcuno ha pensato che potesse esistere un modo migliore per gestire la luce e così è nata la lampadina.
Credo che Frank stia risvegliando in noi il modo migliore per uscire dall’area dell’insufficienza e delle cattive e comode abitudini quotidiane.
Abbiamo dato per scontato troppo, volevamo le patate ma abbiamo sempre seminato cipolle.
Frank da buon contadino ha capito che devi semininare ciò che vuoi raccogliere
Avevo finito di vedere l’ultima stagione di Dexter ed ero in astinenza di serial killer.
Ma ecco Frank, il serial killer dei luoghi comuni, colmare il vuoto.
Continua così, lobbista della Venditori S.p.A. (Sempre più Appassionati).
Grazie.
Dici che stiamo creando una specie di lobby a base di venditori rivoltosi? :D
Ma come FAI a registrare 48 minuti di contenuti importanti e gratuiti? Dobbiamo abbatterti per farti smettere?
….al venditore vincente gli fa una sega la febbre! ci rimbalza! ;-)
Io VORREI tanto poter essere “inutile” alla mia azienda. Ma dovrei far far ad un altro, o altri due, quello che faccio (o cerco di fare) io.
Se devo pagare un altro o altri due, ecco che l’utile aziendale (la mia retribuzione) diventa poca cosa.
Certo è una questione di redditività del business che è legata al posizionamento, al marketing, ai venditori che riesco ad “attrarre”.
Quindi cosa fare ? Migliorare questi fondamentali aspetti aziendali, aumentare fatturato e/o utili e poi delegare le funzioni da me svolte (per poi, però ritrovarmi ad avere l’utile di prima, con qualche collaboratore o dipendente in più ?…)
C’è qualcos’altro ?
p.s.: condivido e sottolineo l’utilità dei venditori dei nostri fornitori. Quelli davvero “in gamba” sono molto apprezzati e… “sfruttati” :-)
Ciao Frank, Grazie per l’ottimo contributo ;-)
Ciao Rocco. Il tuo problema, che è comune a tutti gli italiani, nasce in realtà dal fatto che gli “imprenditori” dello stivale, NON vogliano rendersi inutili alla propria azienda.
Cioè, lo dicono a parole, ma nei dati di fatto è una cosa che non farebbero mai. Vivono l’azienda come una “loro” cosa…come Gollum del Signore degli Anelli vedeva “IL MIO…TESSSOOOROOO”. Un attaccamento compulsivo a qualcosa che rappresenta ai loro occhi la prova sociale di “avercela fatta”.
Per questo gli Italiani danno il loro cognome o quello dei due soci iniziali all’azienda. Rossi&Bianchi srl o R&B srl (con le iniziali, per essere meno volgari).
E’ il concetto dell’azienda di famiglia che spiego nel video.
In realtà, come detto, un imprenditore vero non vuole “la SUA azienda”. Cerca dei soci operativi ai quali man mano delelgare il lavoro.
L’italiano preferisce fare 100 da solo che 1000 in 4 (che sarebbe 250 pro capite, ma NON gli interessa.) L’italiano vuole dire “E’ MIOOO…IL MIOOO TESSOOOROOO…TUTTO MIOOOOO”.
Mettici anche che gli italiani sono convinti e contenti di esserlo del “come lo faccio io non lo sa fare nessuno”, quando un imprenditore vero sa che più un’azienda si basa sulle prsonalizzazioni più è debole (prendi Mc Donald’s a riferimento di azienda ben progettata), ed il gioco è fatto.
Non dico che sia il tuo caso consapevolmente (non so nulla della tua azienda, quindi rispondo a maglie larghe), ma il dato è che un imprenditore è sempre alla ricerca di poche cose:
1 metodi per espandere il business
2 soci a cui delegare il controllo
3 tempo per sè
Nella peggiore delle ipotesi, diciamo che ti va tutto male ed a fronte di un incremento di fatturato alla fine il “netto” per te non cambia.
Anche qui tipica mentalità italiana. Un imprenditore VERO sa che ciò che ha valore è il tempo, non il denaro.
2000 euro guadagnati con 90 ore a settimana in azienda, non valgono come 2000 euro guadagnati lavorando con una minima supervisione 2-4 ore a settimana in azienda. Anzi, valgono esattamente 45 volte di meno.
E il tempo svincolato, unito a guadagni semi automatici, ti permette di aprire magari un altro business. E’ questo che fanno gli imprenditori veri…ma in Italia, la patria di “Rossi&Bianchi srl”, è un concetto che non passa.
ottimi contenuti Frank ma soprattutto la logica del pensiero imprenditoriale, fantastico. Direi che non serve creare una rete di “rivoltosi” piuttosto una squadra che suscita desiderio di appartenenza alle aziende, quel tassello mancante che rende appetibile un prodotto sviluppato da un azienda.
Continua così a parlare come mangi la semplicità è intelligenza.
Se un imprenditore non capisce che se non è posizionato nessuno lo vede, è come dire una vetrina con la serranda chiusa in via emilia centro al sabato pomeriggio.
ciao caro.
Ciao Max, l’esempio della vetrina è più che calzante ;)
Franco sei il numero 1!
cazz zio Frank quanto sei forte!!! troppo forte!!!! se trascriviamo quello che hai detto possiamo subito scrivere un testo magnifico!!!
cmq vorrei conoscere i tipi che fanno vacanze in Brasile… mi servono dei suggerimenti ho sempre in mente un’agenzia simile….
rock’n roll!
Mi hai dato una ottima idea…. adesso finisco il libro :))
Bene, come minimo mi offro per gleggeo in anteprima rigo dopo rigo!! E poi mi passi i contatti di questi vacanzieri brasiliani?? ;))
Un po’ di cose: innanzitutto continuo a dirti grazie di aver fatto un altro videoblog, invece di guardare cazz..volate alla TV ho guardato te dal portatile stravaccato sul letto, poi mi sa che è impermalito e non impermalosito (ma io non userei nessuno dei 2 termini), poi notavo all’inizio del video che fai un blog che si chiama venditore vincente e dai un sacco di roba gratis senza vendere nulla ma ho capito in base al consiglio finale di ricevere I venditori che fai la cosa per cui vorresti che I venditori fossero ricevuti. Infine credo che un’azienda possa imparare molto dai venditori di altre aziende ma prima io farei un altro passo…imparare dai propri clienti, chiedere loro perché ci hanno scelto e perché restano tali.
già che è periodo di ferie ti faccio una domanda stupidina, vedo che non metti mai la cravatta (di solito non lo faccio anch’io). E’ una scelta precisa, lo fai sempre come tuo stile (C’è un trainer americano di vendite che va in giro con una tuta con su scritto “Manutenzione rete vendite”) oppure lo fai nel blog perché parli con “colleghi”? Oppure vuoi che si noti la texture sotto I bottoni? :-)
riguardo ai rapporti venditore-imprenditore :-)
https://www.facebook.com/photo.php?fbid=333420890058776&set=a.154959581238242.39829.152196238181243&type=1&theater
Ottimo come sempre, peró io sul discorso pluri/mono ho una mia opinione. Al giorno d’oggi un buon venditore non puó essere mono mandatario , almeno nel mio settore. Tieni conto che io ho lavorato, in esclusiva, per un’azienda piú di 15 anni, la prima, la piú grossa e meglio strutturata. Purtroppo per vari motivi, ha chiuso lasciando a terra tutti.
Oggi , con tanta fatica, ho selezionato per i miei clienti, le migliori tre aziende, con caratteristiche differenti per tre tipologie di clientela diversa, mi sono fatto da me il mio brand , con il meglio che c’é sul mercato per , il cliente medio, il buono e l’ottimo. Ho il proddo giusto per tutti .
Oggi mi sento piú sicuro e meno soggetto alle crisi aziendali (cazzo non falliranno tutte assieme. ;). ) e per tutte e tre le aziende che rappresento do tutto me stesso allo stesso modo…e i risultati si vedono. ;)
Certo che no Ago, la mia era una riflessione per far capire proprio l’origine del problema. Non voleva essere un “questo” è meglio di “quello” o viceversa.
Non a caso io ho creato proprio il Sales Positioning che si sposa esattamente con le necessità dei venditori pluri, figurati.
Ai mono per assurdo, se avessero davvero un brand forte alle spalle quasi non servirebbe (non è vero ma lo dico per semplificare) ;)
ciao Frank…è la prima volta che Ti scrivo poichè volevo prima ascoltarti con attenzione. Mi fa molto piacere ascoltare le Tue opinioni soprattutto perchè spiegate con semplicità e chiarezza. Nel merito di quello che dici sono personalmente, per la mia esperienza sul campo come agente da molti anni, perfettamente d’accordo. penso che complichiamo un po’ tutti cose che potrebbero essere molto semplici! purtroppo c’è molto egoismo, per cui molte persone non hanno ancora capito che “gli affari si fanno in 2” e che non possono pensare di fare affari soltanto loro mancando di rispetto a chi è occasione di business per loro; così come ci sono persone che l’hanno capito. Si tratta secondo me di VALORI che stanno alla base del Vivere e che si riflettono anche nell’attività di lavoro. Non credo PER NIENTE a quelle persone che affermano che il ruolo privato ed il ruolo pubblico/profesionale siano 2 aspetti diversi. Credo esattamente l’opposto e cioè che le persone siano una sola cosa, a parte casi patalogici di sdoppiamento della personalità che vanno curati. Mi sembra ancora un mondo di furbi o pseudo tali in Italia, cioè credo che sarebbe ora di fare tutti un salto di qualità culturale e considerarci reciprocamente opportunità e ricchezza! grazie a Dio ho a che fare anche con alcune Persone (Clienti e Aziende Mandanti) molto a posto dal punto di vista dei Valori ed è questo che mi manda avanti con fiducia e allegria nonostante le considerazioni generali di cui sopra! Ti auguro il meglio perchè non è da tutti esporsi come Te con grande apertura, chiarezza ed onestà! ciao e grazie! Mario Sperandio
grande Frank!
sei il kiyosaki italiano!
….o magari è kiyosaki ad essere il MERENDA americano!!!
grande!
Hahahaha, no, no. Il brand “il Kiyosaki italiano” credo che sia una cosa riferibile a Bardolla al massimo.
Io so solo insegnare a vendere, e sono solo Frank ;)
La cosa che sto studiando è capire perchè gli imprenditori non si uniscono in gruppi per espandere I loro guadagni le lore entrate.
Grazie al tuo video ho capito dove ho sembre sbagliato.
Mi sono sempre rivolto a persone che credevo fossero imprenditori in realtà sono professionisti che si sono comprati il posto di lavoro e quindi vedono la mia proposta di collaborazione come un’invasione del loro personale posto di lavoro.
Grazie alle tue informazioni ora sposto l’attenzione su persone che siano veramente imprenditori che vogliono crescere, perchè e difficile far crescere un professionista e perdo solamente tanto tempo.
Grazie mille delle informazioni mi piacerebbe scambiare alcune mie idee con te vista la tua grande competenza sia nel mondo imprenditoriale che quello dei venditori.
Grazie delle preziose informazioni.
Ottimo discorso Frank! fare gli imprenditori non e’ the tutti , anche essere un buon venditore e’ una qualita’ personale, che viene the ogni singola persona.Buoni quello che dici bisogna agire , le parole vanno messe in pratica…
ciao Caro Frank! volevo dirti personalmente che mi sono iscritto alla tua news letter di venditore vincente , non perche’ lo sono e l’ho fatto , ma penso che ci sia sempre qualcosa the imparare e mettere the parte. Io lavoro nel meltalmeccanico operatore su macchine utensili. Tengo duro anche se so che a ottobre potrei perdere il posto, in quanto hanno depositato al tribunale la dichiarazione di insolvenza della Azienda.In breve I nuovi soci ha fatto una” MANOVRA” speculativa causando un debito di 160 milioni in 3 anni…
Hola Frank i tuoi video sono sempre esaustivi, chiari ed anche i miei due neuroni riescono comprendere :).
In merito a questo video;
Come far comprendere ad un ( Imprenditore ) che i tempi sono cambiati che il sistema di lavoro/vendita è cambiato se lui ritiene che in realtà il modo è lo stesso di 50 anni fa sono solo cambiati gli strumenti , esempio Fax con mail etc etc ……
Ciao Andy
Ciao Andrea.
Come fare a far capire è una domanda senza risposta. Le cose sono oggettive, quindi o uno recepisce le informazioni o non ci arriva /non ci vuole arrivare.
Ergo di solito il presunto imprenditore o è ottuso, cioè è un artigiano fortunato che nonostante non capisca una ceppa di business è andato avanti comunque negli anni magari lavorando tanto in prima persona o perchè si è agganciato ad un buon treno nel momento giusto, oppure non vuole arrivarci perchè inconsapevolmente sa che ha torto ma dovrebbe mettersi in discussione e non ne ha nessuna voglia.
Conosco letteralmente una marea di imprenditori che piuttosto di accettare la realtà e darsi da fare, preferiscono “avere ragione” e lasciar morire la propria azienda.
Più che dirti “fagli vedere i miei video” e spera per il meglio, non saprei cosa consigliarti ;)
Ciao Frank,
Approfitto per porti un quesito per me importante che potrebbe essere fonte di riflessione.
Vorrei un tuo parere e non un consiglio di vendita in realtà.
Lavoro anche per una ditta “familiare” snc , che importa da un paese Europeo un ottimo mangime per animali da compagnia ed io mi occupo di fare da rappresentante esclusivamente nella mia regione .
Questo prodotto, di ottima qualità, ha pochissima pubblicità, pochissimo marketing e pertanto anche se io, con la buona volontà, riesco a conquistare la fiducia di un negoziante che decide di inserire i prodotti nel negozio..poi quest’ultimo fatica a venderli ( per la scarsa conoscenza che l’acquirente finale ha del prodotto ).
Questa ditta che rappresento fa marketing 0, pubblicità 0, per cui faccio fatica a conquistare nuovi negozi anche se come “vantaggio” offrono una veloce consegna, buoni prodotti, cambio della merce in scadenza etc etc.
Secondo te, sono io un brocco data la scarsa esperienza e quindi do la colpa all’assenza di un aiuto pubblicitario ?
Oppure senza un’adeguata pubblicità non c’è una strategia di vendita che possa colmare questo problema ?
Chiudo dicendo che la maggiore difficoltà sta nei negozianti nel vendere il prodotto poco conosciuto e quindi non solo in me a prendere nuovi clienti, che a volte, sono scoraggiati appunto dal pensiero che sia difficile proporre un prodotto comunque non economico ma poco pubblicizzato.
Grazie del tuo tempo !
Fantastico, condivido al 110% il tutto. Purtroppo a noi in Italia non mancano le capacità tecniche o la voglia di rischiare. MA la capacità di (auto)analisi, organizzazione e delega. Siamo ancora arroccati al tempo dei Comuni e delle Signorie, dove l’erba del vicino è sempre + verde (e costa anche meno…)
‘Ciò che non conoscete o che non sapete fare non significa che non esista’…;)
Sei in gamba Frank…ti seguo the pochissimo tempo ma posso dirlo con cognizione di causa: ho 56 anni ed ho collaborato a livello vendite con aziende posizionate a livello brand, dall’età di 18 anni, di famiglia e non, ho avviato e condotto per 14 anni un’attività in proprio nel settore abbigliamento artigianale ed insieme a mia moglie abbiamo portato l’attività ad un livello di esclusiva sulla zona creando un marchio insieme ad altri amici su Roma(loro ancora ci sono e vanno alla grande!)…..ora ho ceduto la mia attività, per scelta di vita, mi sono rimesso in discussione, ed ho ripreso a collaborare con un’azienda SPA nel campo delle vendite the 2 anni…..sto cercando, con esito positivo, di incrementare clienti sulla zona (mi è stato affidato inizialmente un piccolo pacchetto) con buoni risultati……l’azienda è in espansione tecnologicamente ma come dici manca di posizionamento sul mercato e noi venditori fatichiamo ad aumentare il fatturato……cercherò di far vedere questo video al titolare, che veramente ha cominciato the zero in questo settore ed ha fatto passi the gigante(aveva un piccolo capannone con 2 o 3 operai negli anni 80, quando io lavoravo nello stesso settore nell’azienda di mio suocero con già 50 operai! ora ha creato un’azienda di 110 persone!) ma a mio avviso abbiamo un Ferrari che va come una 500……Complimenti Frank continuerò a seguirti!
Eeeeeetciù!
Come è vero che una volta il venditore veniva visto come colui che non trovava un psto fisso e ripiegava sulla vendita.
Sfiderei qualsiasi impiegato a fare una settimana il venditore e poi ne riparliamo.
Ciao Frank, sono un piccolo imprenditore/miglior venditore della mia azienda, ed ho un socio con cui non riesco più ad avere nessun tipo di dialogo, e sto pensando assieme ad altri imprenditori molto forti con prodotti diversi dai miei, ma con il medesimo mercato, di formare un altra società, praticamente come l
Grandissimo Frank! Infatti bisognerebbe tenere gli amici e gli affari separati :)! Poi ho notato che molte persone (ovviamente non è sinonimo di tutte è sia chiaro :) ),se gli chiedi di voler far l’imprenditore e anche altre cose necessarie che hai elencato nel video per poterlo fare,dicono nell’immediatezza: “Ehhhh si l’imprenditore” “Bisogna avere la laurea per poter gestire un’impresa” “eh ma che sbattimento” “poi devo pagare qualcuno che mi faccia il blog” “non ho soldi da investire” ” ci vuole la gavetta” ecc… certo è una loro scelta non fare l’imprenditore.Però poi che non vengano a rompere i coglioni con la crisi :).Cioè si mettono i paletti prima ancor di cominciare.
:)