L’articolo di oggi è scritto da una venditrice.
Silvia Andreani, è Venditore Vincente™ al 101%. Tutto quello che sa sulla vendita, gliel’ho insegnato personalmente attraverso i dettami del nostro sistema.
Dico questo non per prendermi meriti non miei riguardo ai suoi risultati, tutt’altro. Lo dico nel senso che Silvia non aveva mai avuto esperienze come venditrice prima di cominciare a lavorare con me.
Zero, nada, nulla, rien.
A dire il vero, non aveva mai avuto esperienze formative di alcun tipo, tranne la sua laurea in Psicologia.
Ergo, per diventare “performante”, non ha dovuto disinstallare tutti quei virus a base di “pensiero positivo” e “la risposta è dentro di te (ma è sbagliata)” con i quali è costretto a lottare chi si approccia al sistema Venditore Vincente™ provenendo da altre realtà.
Oggi è una venditrice di livello assoluto, una formatrice TOP ed una supermamma stra-impegnata.
In questo articolo Silvia riassume perfettamente le qualità necessarie per diventare un venditore di successo, anche partendo da poca o nessuna esperienza.
Sono quelle qualità che differenziano sul serio chi riesce da chi fallisce e,mi dispiace dirtelo, ma se non le possiedi, sei fuori dai giochi.
Usa questo articolo per comprendere come puoi migliorarti sin da subito. Ora concentrati e leggi cosa ha da insegnarti Silvia al riguardo…
Come ho imparato a fare la venditrice
(di Silvia Andreani)
Quali sono stati i passi più importanti e gli insegnamenti che mi sono realmente serviti per imparare a vendere?
Su tutti, ce n’è uno in particolare che tutt’ora permea tutte le competenze apprese negli anni: LA DISCIPLINA.
Frank mi ha insegnato che puoi essere la persona più ambiziosa che esista, ed avere un sistema di vendita eccellente, ma se tutto questo non è permeato da una forte disciplina avrai sempre risultati mediocri.
E questo, devo dire la verità, l’ho sperimentato sulla mia pelle. La disciplina comprende la capacità di darsi delle regole, di rispettarle, implica un grande spirito di sacrificio e lo sforzarsi di “abbracciare la fatica” fisica ed emotiva.
La disciplina, essendo fortemente associata all’educazione, è qualcosa che inizialmente è necessario che venga trasmessa dai responsabili ai venditori ,con lo scopo però che, nel breve periodo, essa diventi parte integrante del modo di essere della persona.
Un grosso passo in avanti un venditore dimostra di farlo quando diventa in grado di auto-disciplinarsi nel raggiungimento degli obiettivi.
Essere disciplinati non è per niente facile. Qui non c’entrano niente l’essere o il “sentirsi positivi” verso qualcosa, o la “motivazione” al raggiungimento degli obiettivi.
Basta seghe mentali e comincia a fare!
Nel panorama delle vendite italiano ho notato che molti venditori hanno imparato tale concetto al contrario di come in realtà dovrebbe essere per funzionare al meglio: sono convinti che il tutto parta dalle idee, che spingono a fare, che infine porta all’avere.
Niente di più sbagliato!! La disciplina mi ha insegnato che devi darti delle regole immediatamente su ciò che devi fare, sull’agire, sulle azioni prioritarie nel tuo lavoro. Devi iniziare facendo un po’, buttandoti con coraggio, perché solo così potrai costruire il coraggio per fare un po’ di più e di più ancora, fino a che qualcosa di buono è stato conseguito.
Non esiste nessun responsabile vendite o direttore commerciale che vi può far vedere come le cose devono essere fatte: per imparare nel modo più veloce ed efficace possibile, le dovete fare voi!!
Elimina ciò che ti piace fare di più
Volete davvero diventare dei venditori vincenti? Bene, vi do un’altra notizia: nella vostra lista di cose da fare immediatamente, togliete tutto ciò che vi piace fare, che vi fa sentire a vostro agio, in cui vi sentite forti.
Riempite invece la lista di tutte quelle azioni lavorative che fate più fatica a fare, che tendete costantemente a procrastinare, che vi mettono a disagio ed in difficoltà emotivamente.
Per quale motivo? Semplice: l’unico modo che ognuno di noi ha per attivare un cambiamento è sentirsi a disagio in una situazione.
Sentirti bene non crea il cambiamento, sentirti a disagio invece sì
Mentre ti sforzi con fatica (emotiva) nel fare le cose che ti mettono in difficoltà, metti a posto la tua personalità, diventi più forte ed impari assimilando il metodo. Più sei capace di far fronte a queste tue aree di disagio, più ti metti in gioco e cresci velocemente.
Quindi è evidente che la parte più importante della disciplina è lo sforzo, la fatica che compio per metterla in atto. Questo sforzo emotivo all’interno delle azioni è quello che ti pagherà.
Le tue ricompense saranno in diretta proporzione al dazio emotivo impiegato nel lavorare. Come si misura il valore di un venditore? I suoi guadagni sono in diretta proporzione al suo valore, inteso sia come competenze sia come stato di forma.
Impara ad amare l’allenamento “a terra”
Per spiegare bene questo concetto utilizzo sempre l’esempio sportivo.
La disciplina è una componente che io vedo raffigurata molto bene nello sport, non per nulla chi pratica o ha praticato sport in passato comprende meglio questo meccanismo e riesce a farlo suo in più breve tempo.
Oggi sono una praticante di Crossfit (sì, quella disciplina che vedi nella foto in alto) e da ragazzina sono stata una pattinatrice.
Amo lo sport, e credo che mi abbia insegnato parecchie cosucce sia su me stessa che sulla disciplina. C’è una parte dell’allenamento in ogni sport che generalmente non piace fare agli atleti; è la parte in cui, senza gli attrezzi del mestiere (nel mio caso erano i pattini), si fa allenamento intensivo per aumentare il fiato, affinare la tecnica, potenziare i muscoli ecc…
Io odiavo l’allenamento “a terra”, era faticosissimo ed in sè per sè non mi dava soddisfazione. Nel tempo però ho capito a cosa serviva: costituiva la base del “mio stato di forma”.
Per spiegare il concetto, uso spesso una citazione del grande Muhammad Alì :
“Ho odiato ogni minuto di allenamento, ma mi dicevo: non rinunciare. Soffri ora e vivrai il resto della tua vita come un campione”
Bene, nella vendita è esattamente la stessa cosa: la trattativa rappresenta la gara finale ed il risultato che riesci a raggiungere dipende si, dalla tecnica, ma anche e soprattutto dal tuo stato di forma. Lo stato di forma viene costruito tutti i giorni attraverso il “lavoro duro”, cioè le azioni che ti mettono a disagio.
Più “fai palestra” su queste tue aree che ti mettono in difficoltà, più quando sarai in trattativa sarai “in forma” e quindi avrai dal canto tuo maggiore determinazione e sicurezza (muscoli e fiato quanto basta per vincere la partita!!). E’ un lavoro interiore e personale che si riflette poi su quello pratico.
Credo che sia fondamentale misurare i propri progressi lavorativi non solo sulla base di come ci si sente, ma anche sulla base di quello che si riesce a creare e modificare “fisicamente” nella realtà di tutti i giorni.
Fare è quindi l’imperativo con il quale partire.
Silvia Andreani è una venditrice di alto profilo specializzata in servizi alle imprese ed una Top Trainer certificata Venditore Vincente™. Le sue comprovate capacità sul campo e la sua conoscenza raffinata del sistema di vendita la rendono un professionista straordinario nel panorama italiano. Potete entrare personalmente in contatto con Silvia su Linkedin cliccando QUI o scrivendole su silvia@venditorevincente.com
Perfettamente d’accordo.
I risultati che giungono dalla vendita, come lo sport, sono la somma di tutti gli sforzi necessari. E come nello sport, nella vendita bisogna allenarsi soprattutto sulle parti più fastidiose (ad esempio, io sto riallenandomi sulla telefonata per l’appuntamento). Una volta arrivati alla gara (l’appuntamento) bisogna spingere per vincere. Se siamo andati peggio del previsto bisogna capire cosa c’è di sbagliato, correggere ed essere disposti a cambiare allenamento. Come nello sport, anche nella vendita usare trucchetti e artifizi portano a successi scadenti e a breve termine con danni a volte irreparabili.
Ovviamente come nello sport, è meglio allenarsi e confrontarsi con i vincenti e con chi suda.
Ricordare fa sempre bene. Grazie Silvia; Grazie Frank!
Bravo Antonio,
allenarsi nelle parti scomode ti rende più forte nelle parti dove già sei forte.
E’ il modo migliore per continuare a migliorare.
Dacci dentro ;)
Grazie Antonio, hai perfettamente afferrato il concetto!
Buona fatica e buone vendite!
D’accordo Antonio. Proprio così!.
Sono… Confuso. Intanto complimenti alla super formatrice, solo, vorrei capire. E’ da un po che vi seguo e noto (con piacere) che dissacrate la PNL, tuttavia, quando vi leggo, in particolare in questo articolo, noto ridondanti riferimenti a obiettivi, zona di confort, azione, etc. Tutte cose stra sentite proprio nei corsi di vendita dove si esalta la PNL. Inoltre, lo stile con cui vengono scritti gli articoli e’ degni dei migliori Erikson, Bandler, Merabhian & co. Vale a dire, scritti da chi la PNL la conosce ( e la usa) eccome!!! Mi spiegate dive sbaglio?
Ciao Valter.
La questione che poni non è difficile da dipanare, anche se appare complessa.
Partendo dagli argomenti, se leggi attentamente Silvia dice il CONTRARIO di quello che trovi in un corso di PNL.
Chi lavora in quell’ambito, opera a partire dalle “Credenze limitanti” , in un ciclo che porta dalle Convinzioni, alle Azioni, ai Risultati.
Cioè il “focus” è proiettato sul lavoro che sarebbe necessario fare sulle proprie convinzioni, sulle proprie “credenze” (espressione che io odio perchè la credenza è quella dove si mette il pane).
Da qui, tutto il lavoro del “modellamento” degli “state mentali” di presunti campioni o guru, al fine di replicare quindi le loro azioni ed i loro risultati.
Rileggi bene l’articolo e noterai come Silvia spiega il contrario di quanto affermato sopra, facendo partire il ciclo dalle azioni, e non dagli “state” mentali.
Anche volendo, sappi che obiettivi, zona di confort ecc… non sono certo concetti di PNL. Sono alla base dei grandi pensatori secoli prima che Bandler o Grinder nascessero.
Al di là dei concetti comunque (dei quali nessuno vuole i diritti), è l’applicazione pratica nel mondo reale che rende un concetto efficace o meno.
Se sai trasportare un concetto nel mondo reale portando risultati lo hai compreso…altrimenti ripeti solo parole al vento.
Tornando agli autori che citi. Qui c’è un problema di confusione…perchè la PNL assimila modello “calderone” autori che le sono alieni, creando confusione.
Il Prof. Albert Mehrabian è uno psicologo armeno, non un pnnlaro. Così come ad esempio Cialdini. Cialdini è uno psicologo sociale, non un pnllaro.
Esiste una intera disciplina per rendere gradevole ed efficace la scrittura, nota come copywriting, che non ha nulla a che vedere con la PNL, anche se è usata da qualche pnllaro.
Quindi non devi fare confusione e capire sempre che è nato prima l’uovo della gallina ;)
Da ultimo, portami un PNLaro che sappia vendere come Silvia, al di là di quello che dice, o che possegga un sistema di vendita come Venditore Vincente, e ti pago una tanica di birra ;)
A presto! ;)
Ah ah ah!!!! Ti piace vincere facile!!! Che i pnllari non sappiamo vendere e’ vero. Il ciclo della volonta’ creativa, comunque, non parte dal fare, ma dall’essere. Sarai d’accordo con me che oggi non puoi semplicemente fare il venditore; devi essere un venditore, altrimenti sei condannato a vivere una vita di disagio. Se il concetto e’ invece quello di voler dire che per vendere bisogna muovere il culo… Siamo assolutamente d’accordo. La birra sarebbe bello farsela per confrontarci….
Questo articolo di Silvia pero’ va contro il concetto di “essere per fare” e, al contrario, dice che se non fai, non puoi essere. Ovvero puoi anche essere nato venditore, convinto di essere un grande venditore, avere tutto, ma proprio tutto del grande venditore, ma se non porti a casa gli ordini non serve a un cazzo, per dirla in termini squisitamente tecnici.
Valter, stiamo in parte parlando di due cose diverse.
Io non parlo del ciclo della volontà creativa. Sto parlando solo di come si faccia ad imparare a vendere.
Nel caso specifico, si parte dal fare perchè devi possedere un sistema di vendita, (nel mio caso ovviamente Venditore Vincente) ed essere addestrato in maniera maniacale e per micro-azioni raggiungibili a quel sistema.
Facendo, impari e rinforzi la tua sicurezza e la tua volontà. Non il contrario.
Vale in tutte le discipline,anche quelle sportive, dove il mister ti mette a “fare le flessioni”, non a lavorare sull'”essere”.
Il problema nasce, quando gente come i PNLari non ha un cazzo da insegnare sul piano pratico, e lì parte l’inganno.
Perchè cominciano a spiegarti che devi trovare la “chiarezza interiore”, “il grande scopo”, “la motivazione agli obiettivi” e che sono le “credenze limitanti” che ti bloccano ecc…
Ma basta con queste cazzate perdio! Quello che blocca i venditori è che non hanno un sistema di vendita e non sanno cazzo fare una volta davanti al cliente.
E quelle cose che gli insegnano quando va bene sono minchiate anni ’70 che sono più controproducenti che altro.
Quindi finito sto corso sull’importanza del superare le convizioni limitanti, unito a 4 cazzate di serie Z su alcuni aspetti della vendita, ti mandano euforizzato a far la fine della carne da macello.
Passi una settimana drogato dalle endorfine, e poi ti accorgi che non ti hanno insegnato un cazzo. Questo è il problema ed è per questo che si pone questo assurdo stress sulle “idee”.
Ripeto. Si impara a partire dal fare per micro-compiti in qualunque disciplina.
Chi afferma il contrario (non parlo di te che ti riferivi correttamente ad un’altra cosa, sia chiaro), è o un bugiardo in malafede, o è ignorante.
A presto ;)
D’accordo col mister, cioè, con Frank. :)
E cos’i’ siamo d’accordo….!!!
Ciao Valter, vedo con piacere che Frank e Marco mi hanno anticipata ed hanno già ampiamente argomentato la risposta.
Posso solo aggiungere, sempre parlando di esperienza personale, che finchè sono stata solo convinta di “essere una venditrice” non ho raccolto granchè come risultati.
La vera svolta nella mia carriera è arrivata quando ho deciso di affrontare le aree difficili del lavoro presentandomi dai clienti non come la super-campionessa del sapere sulla vendita, ma come quella che si fa il culo tutti i giorni (cosa che ovviamente devi fare davvero!)
Da lì in poi ho cominciato a raccogliere consensi….
Ti riporto un’esperienza personale, che vedo realizzata oggi anche dai miei allievi: tutte le volte che mettono in atto questo “rovesciamento” nel loro modo di lavorare, comiciano ad eccellere. E’ un dato di fatto, non una teoria.
A presto Valter! ;)
Ciao Silvia, piacere di conoscerti. Il concetto di azione dovrebbe essere ampiamente acquisito dai venditori. Aggiungo solo che la differenza tra comunicare e persuadere sta proprio nell’azione. Possiamo comunicare qualcosa senza voler vendere, mentre non si puo’ persuadere senza vedere. Mi stupisco del fatto che questo concetto debba essere spiegato… Proprio ai venditori.
quello che scrivete mi incoraggia molto.
Fate capire chiaramente che non è necessario essere dei fenomeni per riuscire a lavorare . esercizio lavoro duro e anticorpi, È questo un lavoro per Persone per bene.
Grazie Silvia grazie Frank.
Provo molta tenerezza per gli allievi pnllari. Ne ho conosciuti alcuni rientrati da corsi a pagamento , andavano invasati a schiantarsi contro il mercato… Come gli assalti assurdi della 1º guerra . Matrimoni saltati e conti correnti alleggeriti.
Roberto,
vogliamo parlare di quei corsi di PNLari che non fanno altro che metterti contro tua moglie e la tua famiglia?
Dove ti dicono che tua moglie vuole tarparti le ali perchè è invidiosa del tuo successo?
Dove ti caricano a molla e ti dicono che tu sei un genio perchè sei al loro corso e chi non c’è andato (magari dei loro amici), è un demente?
Questa gente andrebbe presa a vergate sui denti. Altro che storie.
“Credo che sia fondamentale misurare i propri progressi lavorativi non solo sulla base di come ci si sente, ma anche sulla base di quello che si riesce a creare e modificare “fisicamente” nella realtà di tutti i giorni.”
io Amo questa Donna:)
grande!!!!!!!!!!!
Ora e’ assolutamente chiaro che Frank non esiste (e’ una sigla che significa Focalizzazione Risoluta nelle Attivita’ Necessarie alla Kompetizione) e che chiunque impari e applichi il metodo Venditore Vincente diventa un venditore nel top 3%.
sono tutti principi sacrosanti per chi vuole ottenere risultati….e senza scuse di nessun genere…complimenti
buon giorno io da venditore sono diventato consulente nella ricerca e selezione e affiancamento alla vendita , devo dirvi per la mia esperienza che bisogna avere il coraggio di guardarsi allo specchio e domandarsi se veramente siamo portati per questo lavoro pieno di soddisfazione e di sacrifici ma anche pieno della nostra personalità non tutti hanno la personalità per diventare un professionista della vendita , può migliorare ma i difetti strutturali caratteriali non cambieranno mai .
la costanza data dal bisogno è una cosa , il miglioramento è dentro di noi .
Ciao Fabio,
sicuramente la personalità è un fattore determinante per essere un ottimo venditore.
La malcomprensione sta nel valutare la “personalità” di un venditore, senza avergli fornito un sistema di vendita performante, o peggio, avergli fornito un sistema che funziona solo per gente iper-talentuosa.
Questa è la vera ragione per la quale il 99% delle persone che si approccia alla vendita in Italia non ce la faccia.
A presto.
L’esperienza di Silvia e il suo percorso professionale coincide molto con un personaggio ormai famoso che é Richard Branson del quale ho letto da poco il suo libro ” il coraggio di rischiare”. Credo che Silvia e Richard abbiano in comune il senso pratico delle proprie limitazioni, spesso ci blocchiamo e ci strumentalizziamo da soli solo perché abbiamo paura di un concorrente, di un’azienda o di un prodotto, ma in effetti la nostra paura piú grande e che non ci mettiamo l’impegno giusto per affrontare e superare questo stato d’animo e ce lo conferma Silvia.
Siamo circondati da persone splendide che hanno conseguito successi impensabili e da cui possiamo trarre molti insegnamenti genuini e alla portata di tutti, perché sprecare tempo e denaro per una forma di strumentalizzazione negativa come la PNL?.
Ciao Frank
Ciao Fra,
la gente perde tempo dietro a quella roba, perchè il marketing assillante degli ultimi due decenni li ha convinti che ne valga la pena.
Visto che pochissimi sanno fruire correttamente dell’inglese e ancora meno hanno voglia di auto-aggiornarsi, quelle sono le cose che trovi tradotte in italiano.
Che poi in Usa non se le caghi nessuno, ovviamente non li tange manco per l’anticamera del cervello…
leggere frank e i partecipanti fa bene alla salute!
Ultimamente in qualche appuntamento di lavoro mi sono trovato di fronte a clienti – soprattutto giovani – che studiano pnl (si vede da come si approcciano). Bene. Per divertirmi, per movimentare la giornata, avendo capito che era una trattativa che non portava a chiusura immediata, ho fatto da esca, ce li ho fatti credere… ma poi ci sono ritornato e mi sono divertito a bastonarli con le sacre leggi della vendita!
Perfido? :)
Saluti a tutti.
P.S. FRANK è arrivata la primavera. Inizi a fare qualche giornata in giro per l’Italia? Roma ti aspetta!
Ciao Antonio,
sarò proprio a Roma il 6 Maggio, per una giornata speciale dedicata ai miei amici del BIIO System.
Per i miei calendari ufficiali, devi attendere ;)
Ma come le donne non sanno vendere? Vi ricordate qual è stata la prima vendita da essere umano a essere umano della storia dell’umanità? vi dò un aiutino Genesi 3,1-7 6 …; ed ella prese del suo frutto, ne mangiò e ne diede anche a suo marito che era con lei, ed egli ne mangiò”…tra l’altro il serpente ci ha messo un po’ a convincerla ma Eva in pochi secondi ha “chiuso il contratto” con Adamo…il serpente pur essendo “il più astuto di tutte le fiere dei campi” è un dilettante in confronto a lei…per i cultori della materia consiglio anche di leggersi le vicende di Salomé e Cleopatra
Otto anni di Muay thai(professionista),allenamenti in pista(ripetute,scatti e balzi),pesistica e tanta disciplina mi hanno portato a risultati eccellenti.
Ho notato l’affinità con la vendita e oggi mi sembra di rivivere quelle stesse sensazioni: tanto lavoro dietro e tnt azione.
E come allora odiavo la preparazione prima degli incontri cosi come ora odio uscire dalla zona comfort per migliorare le performance di vendita.
Il prezzo è salato ma il risultato è meravilgioso.
Dopo ti senti in pace e rafforzato.
Ciao Frank!
Ciao Enrico,
continua a darci dentro!
…..della serie “viva le donne !!!” che, se dotate oltre che di sex appeal anche di un generoso Q.I., riescono a fare cose incredibili…
Battute a parte credo che invierò l’articolo ai miei venditori….La cosa più difficile da trasmettere infatti è proprio la necessarietà della disciplina, della sofferenza e della fatica per trovare la propria dimensione di venditore.
Io cerco di trasmetterla a volte, magari in maniera poco…ordodossa, dicendo che, la prima cosa che uno deve fare per riuscire a diventare un ottimo venditore ( quelli mediocri li lasciamo alla concorrenza… ) è ” cagare quotidianamente in testa alle proprie paure attuando i comportamenti che più ci mettono a disagio ! ….”
Grande Silvia !
Complimenti !
Patrizia
Patti! ma gli esempi coloriti sono roba da quel rozzone di Frank!
Tu sei una signora! Suvvia! :D
Silvia, grazie per avere messo l’accento sul lavoro duro. E grazie per la metafora sportiva (che più che metafora, è un vero parallelismo).
Ho calcolato di aver percorso, correndo, un intero giro del mondo (40.000 km, l’equivalente di 1.000 maratone) e, sempre in una vita di allenamenti, 2.500 ore in esercizi e sollevamento pesi.
Poi ho riletto su questo blog l’articolo di Steve W. Martin (http://venditorevincente.com/come-fatto-il-cervello-di-un-venditore-vincente/) e ne ho avuto conferma: la disciplina appresa nello sport è uno stile di vita che condiziona pesantemente i risultati in qualunque altro campo (ecco perché nel mio Abecedario della vendita l’ho inserita alla “Z come Zelo”).
Z come Zelo. Sostituirà nella mente dei venditori “Z come Zorro”?
Ai posteri l’ardua sentenza…
Lo ribadisco, eccellente articolo, degno di una VENDITRICE VINCENTE!.
Grazie Patrizia, invia pure e dacci dentro!! ;)
Ringrazio anche Ivano e Ed, il concetto in sè per sè è semplice….compreso il rapporto che esiste tra ricompense e valore/sacrificio nessuno ci può più fermare ;)
Sono contento che si sia messo in luce quello che è alla base dell’attività di vendita, la disciplina. A me hanno insegnato “per arrivare alla comodità, mettiti scomodo”, e nei 15 anni passati I risultati hanno confermato che è proprio così! ;-)
the twittare :-) “Non mi reputo una persona di successo. Mi piace considerarmi una persona che fa succedere le cose.” indovinate chi lo ha detto……sì è di Frank Merenda.
Se si impara a fare la salita, poi la discesa sembra nulla.
Bellissimo questo articolo. Va bene buttarsi network marketing come “palestra” per imparare a vendere e autodisciplinarsi? Ora come ora ho questa opportunità e non saprei the dove partire ad allenarmi. :-)
Cazzutissima!
L’avevo già letto ma in effetti merita di essere riletto. Veramente ottimo questo articolo e molto interessante.
Grande testimonianza! e soprattutto niente scuse!
Complimenti ottimo articolo. Brava Silvia! Finalmente una donna venditrice con la D maiuscola e non sono la classica figona ebete che le aziende mettono in campo con competenze zero ma solo per rincoglionire chi deve mettere la firma sul contratto…:)
Nuovissima del blog, quando ho letto il nome di una Venditrice Vincente mi sono fiondata su questo articolo e ne sono contenta: bello sapere che non esistono “snobismi di categoria” e capire che la meritocrazia fa parte di questo lavoro.
Questo articolo mi è piaciuto due volte: come donna e come incentivo a continuare con la formazione e la lettura del blog :)
…….Dopo una” salita “è meraviglioso godersi il “paesaggio”
rileggerlo dopo 3 anni mi ha emozionata non poco :)
Wow
Grande Silvia, un esempio di VERA determinazione